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Poesia Vogon

La poesia Vogon è così orrenda che perfino i Sarkopsi di Burphon XII, la cui religione vieta strettamente di uccidere, considerano il suicidio un'ottima alternativa alla lettura della poesia Vogon.
Nell'elenco del peggior tipo di poesie dell'Universo, la Poesia Vogon occupa, com'è noto, il terzo posto. Il secondo posto ce l'hanno gli Azgoth di Kria. Durante una recita del loro Poeta Laureato Gruntos il Flatulento (recitava la poesia "Ode a un pezzetto di mastice verde che mi sono trovato sotto un'ascella in un mattino di piena estate") quattro spettatori morirono di emorragia interna, mentre il Presidente dell'Ente Centro-Galattico Arti Nocive per riuscire a sopravvivere si staccò con un morso una gamba. A quanto si dice, Gruntos rimase deluso dell'accoglienza data alla sua poesia, e decise di imbarcarsi nella lettura pubblica del suo poema epico in dodici volumi intitolato "Le mia bolle preferite con la bocca quando sono in bagno nella vasca", quando il suo intestino crasso, nel disperato tentativo di salvare la vita e la civiltà, gli saltò dritto fino al collo e, penetrandogli ancor più su, gli strozzò il cervello.
Le poesie di gran lunga peggiori di tutte, quelle che avevano il primo posto assoluto nell'elenco, sono perite assieme alla loro creatrice, Paula Nancy Millstone Jennings di Greenbridge, Essex, Inghilterra quando il pianeta Terra è stato demolito.
I Vogon non si fanno illusioni riguardo all'accoglienza che le loro opere ricevono generalmente. All'inizio i loro tentativi di composizione poetica avevano fatto parte del generale tentativo minaccioso e violento di farsi accettare come razza normalmente evoluta e civile, ma adesso l'unica cosa che li induceva a insistere nelle loro creazioni era esclusivamente la loro crudeltà. Tra gli strumenti studiati per dare maggiore risalto all'esperienza poetica, e per far sì che all'ascoltatore non vada persa nemmeno la più piccola sfumatura del pensiero del poeta, ricordiamo: intensificatori d'immagini, modulatori di ritmo, residuatori di allitterazione, etc.
Esempio di poesia Vogon:


O, acciacciato grugnosco
le tue minzioni mi appaiono
come ciancie di sebo su luride api.

Deh ! Impiacciami, imploroti sgarbazzone rampante sciasciami, sprusciami, sprusciami con crespi tentachili, o ti strapperò gli sputtoni coi miei scassagangli, CAPITO ?