A.G.A.de.C.

Associazione dei Giovani Amministrativisti della Campania

MASSIME delle ORDINANZE CAUTELARI del TAR CAMPANIA intervenute in controversie in cui sono interessati i
dipendenti di comuni, provincie, consorzi, comunità montane, enti intercomunali, subcomunali, interprovinciali e subprovinciali

Sez.III - ord. n. 2841 del 6 luglio 1999; Pres. Vitellio ; Rel. Donadono
I.V. c. Comune di Poggiomarino

P.I. : atto della Commissione Straordinaria del Comune, avente ad oggetto: dichiarazione di decadenza dall’incarico di Difensore Civico dal 4.4.1999.

M. : Ritenuto che ad una prima sommaria delibazione l’atto impugnato non risulta manifestamente illegittimo in quanto la permanenza in carica del difensore civico appare comunque connessa alla durata della consiliatura.

D. : Rigetta.

Sez-III - ord. n. 2843 del 6 luglio 1999; Pres. Vitellio ; Rel. Donadono
C.B. c. Comune di Napoli

P.I. : nota di addebito del 28.5.1999

M. : Premesso che non si ravviserebbe la sussistenza della giurisdizione nalla specie del giudice amministrativo (artt. 29 e 45 D. Lgs. N.80/98);
considerato, peraltro, che il ricorso non risulta comunque assistito da sufficiente fumus boni iuris, avuto riguardo alla valutazione discrezionale dei fatti che hanno dato luogo alla sospensione cautelare facoltativa in pendenza del procedimento penale ( durante il cui corso risulta sospeso il procedimento cautelare).

D. : Rigetta

ord. n. 2846 del 6 luglio 1999; Pres. Vitellio ; Rel. Pascone
B.A. c. Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.

P.I. : provvedimento del Comune di Casoria dell’11.4.97, avente ad oggetto: sospensione dall’impiego in lavori socialmente utili.

M. : Atteso che non si ravvisano i presupposti di legge;
ritenuto insussistente il fumus boni iuris.

D. : Rigetta.

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Ord. n. 3672 del 21 settembre 1999; Pres. Damiani; Rel. Morabito
D’Amato Elio c. Prefetto di Napoli.

P.I.: Decreto prefettizio prot. 1480/16B P.S. 2° Sett. A del 7.4.1999, notif. il 21.5.1999, di sospensione qualifica di agente di P.S.

M.: Considerato che l’art.5 della legge n. 65 del 1986 dispone che il personale che svolge servizio di polizia municipale esercita anche funzioni ausiliarie di p.s., previo accertamento del possesso dei seguenti requisiti: godimento dei diritti civili e politici, non aver subito condanna a pena detentiva per delitto non colposo o non essere stato sottoposto a misure di prevenzione, non essere stato espulso dalle Forze Armate o dai corpi militarmente organizzati o destituito dai pubblici uffici;
Considerato che i requisiti citati impongono all’autorità competente, secondo la pacifica giurisprudenza in materia, il rilascio della qualifica di agente di p.s. ove presenti nell’interessato e correlativamente la declaratoria della perdita di detta qualifica nel caso di loro sopravvenuta carenza (attraverso il ritiro, costituente atto dovuto e alieno da ogni momento di discrezionalità, dell’originario provvedimento conferitivo);
Considerato, dunque, che l’attribuzione della qualifica de qua, e la correlata revoca, sono collegate, con carattere di esclusività, al possesso o alla sopravvenuta carenza dei requisiti indicati dall’art.5 della legge e rimangono svincolati da ogni apprezzamento circa l’affidabilità dell’interessato allo svolgimento delle funzioni e compiti connessi con la qualifica in questione.

 D.: Accoglie