Quale federalismo? (dalla ML [PRO-PRODI]- FORUM sul federalismo)
Nel discutere di quale federalismo sia piu' opportuno per l'Italia, chi
piu', chi meno, facendo riferimento ad altri sistemi, ritiene di poter
affermare con certezza cosa sia federalismo e cosa no.
Francesco Forti, ad esempio, partendo dall'esperienza svizzera, che fa
riferimento alle piccole realta' locali, ritiene che sia piu' saggio, o
meglio, piu' federalista, partire dai Comuni per risalire, via via, allo
Stato. Anche Gasby mi sembra che sia dello stesso avviso, pur partendo
da una realta' sicuramente piu' complessa.
Confesso, purtroppo, di non conoscere "sul campo" queste due esperienze
e, quindi, quanto fondate siano le convinzioni di chi le sostiene.
Devo cioe' rifarmi a quella che potremmo definire una conoscenza
accademica.
Ed e' proprio per questo che di fronte ai testi costituzionali di altri
paesi rimango perplesso.
In quello degli USA, ad esempio, non ho trovato traccia delle altre
entita' territoriali. Probabilmente, queste autonomie vengono definite,
caso per caso, all'interno delle Costituzioni degli Stati membri. E in
cio' non ci troverei nulla di strano, visto che diverse entita'
territoriali potrebbero necessitare di minori o piu' complesse
articolazioni della potesta' legislativa ed amministrativa: e chi meglio
di queste entita' potrebbe stabilirlo?
Ma allora, perche' chiedere di definire il tutto nell'eventuale nuova
Costituzione federale italiana e non limitarsi a definire le materie per
cui lo Stato non puo' legiferare? Non dovrebbe essere poi l'organo piu'
in basso a fare una medesima esclusione di materia nei confronti degli
organi territoriali inferiori?
Insomma, questo per dire che si rischia di scrivere un testo blindato,
in un senso o in un altro, che potrebbe poi non rivelarsi adeguato per
risolvere i casi concreti.
La Costituzione svizzera e' sicuramente molto piu' faticosa da studiare.
La possibilita' di modifiche costituzionali attraverso l'iniziativa
popolare, ad esempio, ha fatto si' che il referendum per queste
modifiche divenisse una sorta di referendum propositivo per la
legislazione ordinaria. Si e' quindi arrivati al punto che nella
Costituzione svizzera vi e' un po' di tutto. Ed e' proprio da questo
"un po' di tutto" che alla fine viene il dubbio che quello che di molto
competitivo c'era nel federalismo svizzero sia venuto via via ad
attenuarsi per divenire, piuttosto, molto piu' solidaristico, e
centralista, di quanto non sembri.
Pensiamo ad esempio all'art 34, con il 34-bis del 1890 ed il 34-novies
del 1976; ma anche il 31, arrivato nell'82 al 31-septies: di fronte ad
articoli del genere sono sicuro che Bossi griderebbe al tradimento, al
centralismo, ed inviterebbe i Cantoni alla secessione.
Questo per dire, proprio facendo riferimento ai testi costituzionali di
stati federali, che mi sembrano azzardate dichiarazioni del tipo:
"questo e' federalismo - questo non e' federalismo".
C'e' piuttosto da stabilire, per l'Italia, se realmente ci sia una
volonta' verso il federalismo o se, piuttosto, si debbano fare i conti
con delle realta' che di fatto chiedono un federalismo di facciata che
pero' significhi, di fatto, una secessione vera e propria.
Se ha infatti un senso rimanere uniti, questo va stabilito attraverso un
legame politico che dovrebbe porre in secondo piano i rivendicazionismi
di tipo economico; o evidentemente c'e' un processo aggregativo tipo
l'Europa di Maastricht che, per l'appunto, non e' un processo di
federazione degli Stati europei.
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