Adesione appello per la costituzione di un Comitato per l'astensione ai referendum
Nel comunicare l’adesione all’appello uscito oggi
su “il manifesto” (22-12-1999) per la costituzione di un “Comitato
per l’astensione ai referendum”, colgo l’occasione per ribadire che i motivi
dell’astensione vanno ben al di là del merito politico dei quesiti
e della scadenza
referendaria.
Di fronte all’impossibilità concreta di ottenere adeguata tutela
istituzionale, come tra l’altro si è ben evidenziato con la sentenza
della Cassazione che ha dato il via libera anche al referendum
elettorale già bocciato dai cittadini con l’astensione dell’aprile
scorso, è divenuto quanto mai urgente aprire una vertenza politica
sulla legittimità ad intervenire, in assenza di adeguate forme di
tutela dei diritti delle minoranze, per questioni che investono i diritti
politici fondamentali (legge elettorale) e i diritti economico-sociali
che si vorrebbero regolamentati secondo una distorta concezione della democrazia,
attraverso, cioè, un principio di totalitarismo della maggioranza.
La scelta dell’astensione, quindi, come forma di controllo di legittimità
che parte dai cittadini stessi, che si dichiarano pregiudizialmente contrari
ad ogni processo di riforma che non sia rispettoso dei diritti e delle
garanzie di tutti.
Franco Ragusa