lasciami spiegare un paio di cose. Queste mie paginette sono nate in modo davvero artigianale e per molto tempo sono rimaste un salottino di amici nel quale avevo il tempo di trattenermi e chiacchierare. Con l'esplosione recente della Rete e l'inserimento di questo link in alcune importanti directories mi sono trovato a dover affrontare un centinaio di nuovi "contatti" al giorno e di conseguenza parecchie decine di e-mail alla settimana.
Come puoi facilmente immaginare, gran parte di queste chiedono suggerimenti sul come entrare nel suggestivo mondo della scrittura cine-televisiva. E non pochi mi mandano soggetti, sceneggiature, racconti, pagine di romanzo. Ora, io non ho più veramente né il tempo né l'organizzazione mentale per leggere tutto e rispondere a tutti, e mi spiace pensare che chi si vede ignorato possa giustamente sentirsi offeso.
E dunque, tutto ciò che posso fare d'ora in avanti è lasciare in questo spazio qualche riga che in qualche modo risponda alla maggior parte delle domande.
Sulla "tecnica" del soggetto e della sceneggiatura puoi trovare qualche nota, scherzosa ma mica tanto, nella mia home page, sezione "Scrivere cinema". Se e quando avrai (o penserai di avere) una buona storia per prima cosa depositala (alla SIAE, sezione OLAF, costa caro ma se pensi che valga la pena...).
A questo punto ovviamente il problema è come "piazzarla". Se non sei un/una professionista già conosciuto la via canonica sono i concorsi, Premio Solinas in testa. Se cerchi bene tra i links dei miei "Indirizzi Italiani" qualcosa trovi sempre. Altrimenti comprati una copia dell'Annuario del Cinema Italiano, dove trovi gli indirizzi di tutti i produttori, registi, attori (o loro agenti), e tenta la vendita diretta. L'impresa è (quasi) disperata, perché ovviamente un Valsecchi o un Carlo Verdone ricevono montagne di proposte. Però se l'idea è buona, e sopratutto se sei capace di riassumerla (prima del malloppone di molte pagine che segue) in tre-quattro righe folgoranti, non è detto...
Cinema e televisione sono ovviamente settori molto ambiti, e affermarsi è molto difficile. La prima regola sarebbe "farsi cercare" : ad esempio io a vent'anni ho scritto tre gialli Mondadori, mi hanno cercato Ponti, de Laurentiis, Leone e così ho cominciato. Colpi di fortuna così naturalmente capitano a pochi : e allora le regole d'oro sono due, cominciare molto presto e nel posto giusto. Questo vuol dire abitare a Roma (per cinema o tv) o a Milano (per la tv), e fare "gavetta", ovvero offrirsi a qualche produzione o qualche regista come "assistente volontario", il che significa non pagato, anzi a volte perfino disposto a pagarsi trasferte e pranzo pur di lavorare come aiuto sul set di un film.
Naturalmente ci sono corsi, seminari, laboratori (ne tengo uno anch'io) e scuole anche ufficiali, come il Centro Sperimentale. Ma a mio parere nulla vale di più dello "stare a bottega" in un mestiere ancora tanto artigianale com'è il cinema. Ed è anche il miglior modo per conoscere e soprattutto farsi conoscere se si vale qualcosa.
Beh, se poi a questo punto ancora ti scappa di chiedermi qualcosa, ti leggerò volentieri : questo è il mio indirizzo, basta cliccare.