Le onde dei pensieri
Esiste una cultura wireless?
Con lenorme diffusione della telefonia mobile sembra ragionevole chiedersi se e come stia nascendo una cultura un modo di essere e di comunicare legato a questo particolare sistema. Ma credo che sia impossibile darne una definizione coerente. Ci sono comportamenti diversi, incrociati e sovrapposti, che non si possono riassumere in ununica, omogenea cultura.
La telefonia mobile è solo uno dei sistemi wireless. Ma poiché luso personale di collegamenti satellitari o altri sistemi via etere non ha (almeno per ora) una grande diffusione, né caratteristiche chiare di utilizzo, è sulluso dei cellulari che si concentra lattenzione.
Come in tutte le cose nuove e in evoluzione... cè molta mitologia. Appesantita da due fenomeni. La ricerca, da parte dei mezzi di informazione, di notizie curiose che portano spesso a sopravvalutare idee o tecnologie più o meno sensazionali ma di scarsa utilità. E la spinta, da parte di interessi di ogni specie, verso la continua proposta di presunte innovazioni mirabolanti quanto inutili se non fastidiose. (Vedi Il letargo dellergonomia).
Dietro il confuso e rutilante paravento delle apparenze e delle fantasie, cè qualcosa di reale? Forse... ma non è facile capirne la reale natura ed è imprudente, se non impossibile, azzardare profezie sulle evoluzioni future.
La telefonia mobile è sostanzialmente un servizio pratico: essere raggiungibili, e poter chiamare, anche quando si è in movimento. Il punto di arrivo è probabilmente un sistema unico in cui non ci siano più separazioni fra mobile e fisso. (Si tratta di quel sistema seamless di cui parlavo nel primo articolo di questa serie: Quando le cuciture saranno invisibili).
Levoluzione intermedia in cui ci troviamo crea un flusso mescolato e confuso di comportamenti diversi; da chi usa un telefono cellulare solo in caso di necessità a chi ne diventa dipendente fino a condizionare la propria esistenza. Non è possibile, in questa fase di transizione, identificare un sistema culturale che abbia un senso coerente e duraturo.
Un fenomeno che nessuno aveva previsto è la diffusione dei messaggini SMS. Pensati allorigine come una semplice funzione di servizio, un accessorio occasionale alla telefonia, sono diventati quasi un mondo a parte. Qualcuno pensa che ne sia nata una nuova forma letteraria. Questa è probabilmente unesagerazione; ma è vero che si è sviluppato un modo di comunicare e di interagire che può essere banale o divertente, ripetitivo o originale, secondo il modo in cui qualcuno lo usa. Pur nella brevità telegrafica è una delle rivincite della parola scritta in un mondo che sembrava dominato dalla voce, dal suono e dallimmagine.
Nel confuso ed esasperato inseguimento della multimedialità a tutti i costi si stanno proponendo soluzioni audio e video anche nei messaggi SMS. Ma lelemento portante con cui il sistema si è affermato è la parola scritta.
Cè chi crede che siano novità nate nel sistema SMS alcune soluzioni, come sigle e faccine (o emoticon), che esistono nelle reti telematiche da più di ventanni. Uno dei tanti sintomi del fatto che cè ancora molta confusione di idee a proposito di comunicazione interattiva.
Unipotesi bizzarra è che la telefonia cellulare possa essere una via di accesso privilegiato allinternet. È smentita dai fatti (laccesso alla rete sta crescendo, anche in Italia, indipendentemente dalla telefonia mobile) e impraticabile nella sostanza. Che si possa accedere allinternet anche collegando un computer alla rete cellulare non è un fatto nuovo; lo facevamo sei anni fa. Ma che un oggetto necessariamente piccolo, con tutte le implicite limitazioni fisiche (schermo, tastiera eccetera), sia lo strumento migliore per collegarsi allinternet è intrinsecamente assurdo. Tanto è vero che si stanno sviluppando tecnologie specifiche per poter offrire alcuni servizi sui telefoni cellulari. Quanto e quale futuro avranno, e con quale ampiezza duso, è impossibile prevedere.
Vedremo ancora molti tentativi e molti fallimenti prima che si arrivi a un sistema coerente, fluido e condiviso. Che i sistemi wireless siano diventati parte della nostra cultura è un fatto. Che si evolvano come un sistema culturale con caratteristiche proprie è improbabile e sarebbe una sciagura. Già oggi ci sono troppe, e ingiuste, separazioni fra chi dispone di risorse informative e di comunicazione e chi no. Ogni sviluppo desiderabile dovrebbe puntare su sistemi compatibili e condivisi, dove ci sia il massimo spazio possibile per lo scambio e la diversità culturale e il minimo possibile di separazione in base alle risorse tecniche.