Lumanità dellinternet
(le vie della rete sono infinite)di Giancarlo Livraghi
gian@gandalf.it
Capitolo 58
Se non ci fosse linternet
bisognerebbe inventarla
Mentre imperversano le ipotesi, spesso insensate, di nuove soluzioni tecnologiche... limperfetto ma glorioso protocollo TCP/IP (cioè linternet) funziona da più di ventanni. Nei primi esperimenti cerano quattro host; oggi ne collega 100 milioni. Possiamo discutere quanto vogliamo sulle qualità e sulle imperfezioni di quella particolare soluzione, ma il fatto è che rimasta sostanzialmente invariata e continua a soddisfare piuttosto bene le nostre esigenze.
Ma... senza linternet protocol sarebbe nata ugualmente quellidea di comunicazione di tutti a tutti che cambia così profondamente il mondo in cui viviamo? Credo di si. Cè qualcosa nella cultura umana, nellevoluzione della società (prima ancora delleconomia) da cui nasce lesigenza di un modo nuovo di comunicare.
Sarà linternet la tecnologia di domani? Probabilmente si; ma non lunica. Siamo ancora allinizio dellevoluzione turbolenta dei sistemi di comunicazione. I costi delle chiamate a lunga distanza sono scesi quasi a zero; dovranno, presto o tardi, crollare le tariffe; si allargheranno allinfinito le possibilità di gestire reti in connessione diretta. La comunicazione wireless, senza fili, è un fatto molto più esteso e complesso che luso di un telefono cellulare o di un collegamento via satellite. Dovrà venire il giorno in cui lintero sistema sarà seamless, senza cuciture; cioè per chi lo usa non ci sarà differenza tecnica, di interfaccia o di prezzo indipendentemente da quale parte del percorso sia servita da un cavo o da un collegamento via etere. (Vedi Quando le cuciture saranno invisibili).
Quando tutti (non solo alcuni privilegiati) potranno collegarsi da una barca a vela in mezzo alloceano, da un cammello in mezzo al deserto, dal più sperduto villaggio dellAsia o dellAfrica... con strumenti semplici, poco costosi, con un basso consumo di energia, poco soggetti a guasti, facili da riparare e capaci di funzionare per molti anni senza alcun aggiornamento o cambiamento... allora finalmente avremo quel sistema di comunicazione di cui lumanità oggi ha bisogno.
Insomma le tecnologie cambiano continuamente. Spesso imboccano percorsi che sembrano luminose autostrade ma si rivelano vicoli ciechi. È praticamente impossibile prevedere come si evolveranno e quali, fra le infinite applicazioni possibili, saranno davvero utili, diffuse e condivise. Ma cè un filo di continuità che non si interrompe e che possiamo coltivare senza il timore di unimprovvisa obsolescenza. Non è fatto di macchine, software, linguaggi o protocolli. È fatto di rapporti umani. Come ho detto in quasi ogni pagina di questo libro e come non mi stancherò mai di ripetere.
Insomma se linternet non ci fosse bisognerebbe inventarla. E se linternet che ci vorrebbe ancora non cè... non si tratta di inventare nuove risorse tecniche (bastano e avanzano quelle che ci sono) ma di trovare il modo per farle funzionare meglio.
Fin da quando, cinque o sei anni fa, ha cominciato a frullarmi nella mente lidea di un libro come questo sapevo che non si trattava di insegnare come usare linternet. Perché le risorse della rete sono così tante che sarebbe presuntuoso immaginare di conoscerle tutte. E soprattutto perché come ho detto allinizio è meglio che ognuno si costruisca la sua rete su misura e che ci siano tante diverse internet quante sono le persone che la usano.
Le cose che ho scritto in questo libro non sono soltanto mie. Sono il prodotto di infiniti colloqui, di innumerevoli verifiche, con persone esperte della rete come con persone agli inizi con le loro esitazioni, i loro problemi, ma anche molte interessanti intuizioni e scoperte.
Spero che chi lha letto abbia trovato qualche stimolo, qualche spunto per portare avanti la sua individuale e inimitabile esplorazione della rete. Se questo sarà il risultato, non saranno sprecati i molti mesi che ci sono voluti per scriverlo e i molti anni di apprendimento che sono stati necessari per cercare di capire di che cosa sto parlando.
Linternet non è un mondo a parte. Ma non è soltanto una routine in più per fare le stesse cose. Ci apre davvero possibilità che prima nessuno era riuscito a immaginare. Se è giusto usare la rete per le cose più banali per la corrispondenza di lavoro o per cercare uninformazione è un peccato non farne anche uno strumento di scoperta, di curiosità, di incontri umani nuovi e diversi. Ci sono davvero, in un uso non banale della rete, possibilità di scoperta e di avventura. Grandi o piccole... spesso stimolanti. E, per fortuna, anche divertenti.
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di presentazione del libro