L’umanità dell’internet
(le vie della rete sono infinite)

omini
di Giancarlo Livraghi
gian@gandalf.it



Capitolo 28
Elogio della semplicità


Da che mondo è mondo, uno dei problemi che ci rovinano la vita è l’accumularsi di complicazioni inutili. In un periodo di transizione complessa, come quello in cui stiamo vivendo, questo fenomeno assume una particolare intensità. Molte cose sono diventate più semplici, rispetto a un non lontano passato, perché abbiamo conoscenze, strumenti, e servizi che prima non c’erano o erano disponibili solo a pochissime persone. Ma ci stiamo anche complicando la vita in infiniti modi, che in parte dipendono dall’inefficienza delle complicazioni, in parte dal nostro comportamento e da quello delle altre persone... e in parte da un cattivo uso delle tecnologie.

Queste banali complicazioni sono una cosa molto diversa dal problema della complessità, così come è studiato dalla “teoria del caos”. Su questo argomento ci sono alcune brevi annotazioni (probabilmente fin troppo semplificate) nell’appendice 2 di questo libro.

Già parecchi anni fa, ancora prima che si arrivasse a certe complicazioni che imperversano oggi, tenevo appeso nel mio ufficio un cartello che diceva “KISS”. Come sanno quasi tutti, kiss in inglese vuol dire bacio. Ma è anche una sigla che sta per keep it simple, stupid (press’a poco si può tradurre “non fare lo stupido, cerca di semplificare”). Uno dei baci più affettuosi che possiamo dare o ricevere è un po’ di semplificazione in qualcuna delle tante inutili complicazioni che ci rovinano la vita ogni giorno. A questo proposito cito di nuovo, e volentieri, uno dei miei autori preferiti. Non a caso, finisce proprio con quella sigla un articolo pubblicato da Gerry McGovern l’11 dicembre 2000, intitolato In praise of simplicity, in cui fra l’altro diceva:

Viviamo in un mondo in cui subiamo continuamente forzature di cambiamento e complessità. Il mondo sta cominciando a reagire. C’è un crescente desiderio di semplicità. La gente è sempre più stanca di tecnologie che continuamente sovracomplicano le cose, che sono mal progettate, che sono piene di guasti e difetti.
Un esempio classico sono i telefoni Wap. La pubblicità promette estrema libertà, ma il fatto è che sono penosamente difficili da usare e hanno scarsissime funzioni utili. La conseguenza del moltiplicarsi di complicazioni inutili è che le persone diventano sempre più prudenti nel modo in cui comprano o usano la tecnologia. Una persona media, per esempio, usa meno del 10 per cento delle funzioni nei software più diffusi.
Un recente studio indica che anche in Europa gli acquirenti diventano sempre più cauti: «le persone stanno imparando molto su questi prodotti, ma più sanno, meno si lasciano tentare a comprare qualcosa che sarà modificato fra una settimana». I consumatori sono scontenti dell’offerta di prodotti sovraccarichi di funzioni e che, proprio per quelle complicazioni inutili, non fanno le cose fondamentali che desidera chi le acquista.
La complicazione è la maledizione dell’era digitale. è una sorta di inquinamento intellettuale che annebbia il pensiero. La complicazione non è un segno di intelligenza, ma piuttosto il segno di una mente iperattiva affetta da bulimia. Il vero genio e la grande qualità di progettazione stanno nella capacità di trasformare un problema complesso in un prodotto semplice da usare e che dà un reale beneficio a chi lo usa.
Se il mondo della tecnologia non metterà fine alla sua infatuazione per il rapido cambiamento e la complicazione, finirà con l’alienarsi il mercato e i consumatori. Non è mai stato così vero il motto KISS – Keep It Simple, Stupid.

Le complicazioni inutili non sono solo nella tecnologia. Derivano anche da problemi di organizzazione e di comportamento. Vedremo, nei prossimi capitoli, esempi pratici di come le cose si possono complicare – e come fare per evitarlo. Ma una delle cose da fare per evitare di complicarci la vita è scegliere le soluzioni tecniche più semplici e funzionali. E non comprare o installare alcun arnese (o software) prima di aver verificato che ne abbiamo davvero bisogno – e che è davvero la soluzione più adatta. In questo modo possiamo risparmiare tempo e soldi; e soprattutto evitare molti inutili fastidi.






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