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Mentire con le statistiche


Opinioni dei lettori


Oltre alle recensioni dell’edizione italiana
sono interessanti anche altre osservazioni
di cui qui ci sono alcuni esempi.


Questa è l’opinione, a proposito dell’edizione italiana,
della managing director dell’agenzia editoriale
proprietaria dei diritti internazionali
di How to Lie with Statistics.


Applaudo gli autori delle aggiunte all’edizione italiana. I loro saggi sono eccellenti per leggibilità e sensibilità.

Sono appassionata di questo libro e penso che dovrebbe essere lettura obbligatoria per gli adolescenti prima che si imbarchino nell’età adulta in mezzo alle “bugie, maledette bugie e statistiche”.

Chiunque legga dati statistici, che sono il nutrimento vitale dell’informazione, dovrebbe leggere questo libro, per imparare a verificare gli articoli nei giornali con occhio sempre più critico.

Lesley Pollinger


Questa osservazione viene da un importante istituto
di ricerche di mercato e di opinione.


Il libro di Darrell Huff è certamente la migliore introduzione alla statistica descrittiva che abbia mai incontrato, nonché un esempio eccellente di “intelligenza” nel senso vero del termine (la capacità di “leggere dentro”, in questo caso numeri e statistiche).
 
Ora che c’è l’edizione italiana, ancor meglio!

Edmondo Lucchi – Gfk-Eurisko


Un altro commento è in una prospettiva particolare,
da un punto di vista giuridico.


Ecco un’opera che studiosi e operatori della giustizia penale dovrebbero tenere costantemente sulla scrivania. In un momento storico che vede la statistica entrare prepotentemente nelle dinamiche di accertamento del reato, l’approccio dissacrante ma scientificamente ineccepibile di Darrell Huff è un antidoto utilissimo contro stereotipi e fallacie del ragionamento probabilistico, spesso capaci di generare irreparabili errori giudiziari. Dall’affaire Dreyfus al recente caso di Sally Clark in Inghilterra, dalle condanne fondate sulla prova del Dna ai giudizi di causalità incentrati sulla naked statistical evidence, la parabola storica del processo penale è costellata di utilizzi distorti delle statistiche. Solo l’atteggiamento critico e la cultura del dubbio sistematico posso prevenire tali fenomeni. Questo ci insegna in fondo Huff, offrendoci tutta una serie di apparenti paradossi che incuriosiscono e spingono il lettore ad un maggiore approfondimento. Nel segno, appunto, di una continua messa in discussione di quei numeri che il più delle volte celano una “grande menzogna” sotto le vesti di una “irrefutabile verità”.

Luca Luparia – Università Statale di Milano






Alcune opinioni su How to Lie with Statistics
(prima della pubblicazione dell’edizione italiana)


Un piccolo libro piacevolmente sovversivo, che certamente incrina la nostra fede nell’onnipotente statistica.

Atlantic Monthly


Un classico che continua a dissipare false credenze e a renderci meno ingenui in fatto di statistica. Lo stile incisivo e spiritoso di Huff rivela come il governo, le imprese e i mezzi di informazione ci ingannano con il cattivo uso delle statistiche. Huff spiega anche come il lettore può vedere oltre le cortine di fumo e i giochi di specchi per capire il reale significato (se c’è) di ciò che viene presentato.

Book News


Questa è una classica denuncia di come poteri politici, economici e culturali abusano delle statistiche per favorire i loro interessi. Questo libro è ormai vecchio di cinquant’anni, ma gli stessi trucchi sono altrettanto usati ancora oggi. È una lettura molto facile – non occorre essere bravi in matematica per capire. È anche molto spiritoso e divertente, ma probabilmente vi farà arrabbiare scoprire come vi imbrogliano.

Kevyn Davies-Jones


Ho letto questo libro per la prima volta quando avevo dodici anni. Continuo a rileggerlo e a meravigliarmi delle sue qualità. Ha la complessità di un libro di testo universitario, ma l’autore non è pretenzioso e ha avuto la capacità di spiegare le cose in modo così semplice che un bambino può leggere e capire, almeno in parte, le lezioni e gli esempi.

È pieno di insegnamenti su come dovremmo interpretare i dati che leggiamo ogni giorno. Non c’è persona nel mondo evoluto che non possa trarre vantaggio dalla chiarezza di idee che ne deriva.

Simon Grayson


L’illustratore e l’autore uniscono i loro notevoli talenti per darci una lettura piacevole e vivace, che diverte, informa davvero e toglie il vento a molte vele statistiche troppo gonfiate.

Library Journal


È il miglior libro che sia mai stato scritto [sull’argomento]. È di cinquant’anni fa, ma leggendolo riconosciamo le bugie che ci stanno dicendo adesso. È un piccolo libro pieno di ottimi contenuti. Leggetelo. Vi piacerà.

Jim Lioy


Il vivace, interessante trattamento di Darrell Huff dell’arido problema delle statistiche è un tonico più che mai di attualità. Questo libro doveva essere scritto. Spiega l’argomento in modo stimolante e altamente leggibile.

Management Review


Questo eccellente libro è una cosa molto insolita. Prima di tutto, tratta di numeri, ma riesce a essere di facile lettura e molto divertente. In secondo luogo, benché sia così accessibile che può capire tutto un ragazzo di dieci anni di media intelligenza, le sue osservazioni sono di applicazione così universale da essere utili anche per chi ha un’elevata preparazione matematica.

Il libro spiega come i numeri possano essere manipolati, per errore o intenzionalmente, così da indurci a trarne conclusioni sbagliate – e ci insegna come scoprire quando ci somministrano dati ingannevoli. Al giorno d’oggi la capacità di riconoscere le false statistiche è estremamente importante e può, letteralmente, salvarci la vita. Benché sia stato scritto tanti anni fa, ogni parola in questo libro è valida oggi.

Marshall Lord


La “realtà” dei dati è assai sfuggente. Come ha mostrato brillantemente Darrell Huff nel suo ormai classico How to Lie with Statistics, quel che i dati statistici “fotografano” è, nella migliore delle ipotesi, un costrutto, nella peggiore un imbroglio. Così, anziché costituire uno strumento per convivere serenamente (razionalmente) con l’incertezza, il ricorso ai numeri tende a generare nuove “illusioni di certezza” o, semplicemente, “false certezze”.

Simona Morini
(nella prefazione a Quando i numeri ingannano di Gerd Gigerenzer)


Questo è un delizioso piccolo libro sugli inganni delle statistiche, piacevolmente illustrato da Irving Geis. Se vi siete chiesti che cosa vogliono dire i numeri citati in informazioni e notizie, e da dove provengono, questo è il libro da leggere. Se non avete mai avuto dubbi sui numeri – la lettura è ancora più consigliabile.

Darrell Huff spiega i metodi con cui si possono far dire ai numeri cose diverse da ciò che significano i dati reali – analizzando tutti i fattori critici che possono influire sulla validità delle statistiche e delle conclusioni che ne possiamo trarre. Tutto è scritto in modo chiaro, interessante, facile da capire e applicare.

Henry E. Neufeld


Molti statistici sono a disagio per il titolo del libro di Darrell Huff. Passiamo gran parte della nostra vita a cercare di persuadere gli altri dell’importanza e correttezza dell’analisi statistica – e naturalmente ci imbarazza l’idea che la statistica possa essere usata per fabbricare un’intenzionale menzogna. Ma l’affermazione è fondata. Tutti i giorni qualcuno mente con le statistiche. Dobbiamo riconoscere a Huff il merito di denunciare i mezzi di informazione (e altri) per come hanno deformato, lacerato o mutilato la verità.

Michael Steele in Statistical Science





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