Goebbels e la Chimica


Torna alla mia home page



Mandami un messaggio


 

Che c'entra Goebbels con la Chimica?

Questo articolo è stato segnalato nel Primo Carnevale della Chimica (Gennaio 2011)

Carnevale della Chimica

Risposta breve

Non c'entra niente, o quasi.

Se eri interessato semplicemente a conoscere la risposta breve, puoi interrompere qui la lettura.

Altrimenti puoi proseguire, leggere la Risposta Lunga e scoprire come possa esistere una qualche pur piccola correlazione tra Goebbels e la chimica come viene intesa ed (ab)usata oggi.

Risposta Lunga

Joseph Paul Goebbels (Rheydt, 29 ottobre 1897 – Berlino, 1º maggio 1945) fu uno dei più importanti gerarchi nazisti. Tra l'altro fu Ministro della Propaganda nel Terzo Reich dal 1933 al 1945. [http://it.wikipedia.org/wiki/Joseph_Goebbels]

Goebbels

Secondo alcune fonti, in qualità di Ministro della Propaganda, Goebbels ebbe ad enunciare una serie di princìpi su cui doveva essere basata una efficace propaganda di regime. Personalmente non sono in grado di stabilire se tali princìpi fossero realmente o completamente frutto della mente di Goebbels, ma per quanto riguarda gli scopi di questo articolo la cosa non è particolarmente rilevante.

(Premessa: Cerchiamo di evitare almeno per un po' l'automatica associazione di Goebbels alle atrocità del Nazismo: plausibilmente, Goebbels come tutti gli altri gerarchi Nazisti e lo stesso Hitler erano realmente convinti di quanto dicevano e facevano, ed erano ragionevolmente certi di essere nel giusto; insomma, possiamo pensare che fossero in un certo senso "in buona fede". Ciò ovviamente non vuole in alcun modo giustificare il Nazismo e le sue terribili storture, ma serve solo ad assumere lo spirito adatto alla lettura di quanto segue.)

In qualità di Ministro della Propaganda, Goebbels fece indubbiamente un lavoro egregio (dal punto di vista dei Nazisti, s'intende): la sua propaganda funzionava, ed anche bene.

Ma veniamo a noi. Nell'era di internet, le cose più facili da produrre e diffondere sono opinioni e/o informazioni. Un possibile risultato è però che ognuno di noi, applicando i princìpi di cui sopra, può diventare un piccolo Goebbels e contribuire alla (dis)informazione globale.

A titolo di esempio viene qui analizzato un articolo (in realtà è un insieme di pagine) pubblicate da me stesso per non rischiare di fare polemica con chicchessia.
L'articolo in questione è quello che tratta del Monossido di Diidrogeno (abbreviato in DHMO, acronimo dell'inglese "Di-Hydrogen Mono-Oxyde").

DHMO

Se non sai cos'è il DHMO, ti consiglio di sospendere la lettura di questo articolo e di visitare le principali pagine che lo descrivono:

Letto? Bene, se non hai una minima "infarinatura" sulla chimica, a quest'ora sarai un po' allarmato per il DHMO. Se però ci pensi un attimo, scopri che il terribile DHMO altro non è che la comune acqua.
Quindi perchè tutto quell'allarmismo per ciò che è scritto in quelle pagine? Sarà falso? No, tutto ciò che è scritto nelle pagine sul DHMO è assolutamente vero. Prendiamo ad esempio qualche affermazione dalle "Domande frequenti sul DHMO":

  • "Il Monossido di Diidrogeno (DHMO) è un composto chimico incolore ed inodore, conosciuto anche come Ossido di Diidrogeno, Idrossido di Idrogeno, Idrossido di Idronio, o semplicemente Acido Idrico.". VERO: in altre parole il DHMO è il composto con formula chimica H2O, cioè l'acqua.
  • "Alcuni dei pericoli conosciuti del Monossido di Diidrogeno sono:"
    • "Morte dovuta ad inalazione accidentale di DHMO, anche in piccole quantità.". VERO: Inalando acqua si può morire per annegamento.
    • "Il DHMO è uno dei componenti principali delle piogge acide.". VERO: Le piogge acide sono costituite quasi per la totalità da acqua, cioè da DHMO.
    • "Il DHMO allo stato gassoso può causare ustioni anche gravi.". VERO: L'acqua sotto forma di vapore ha una temperatura superiore ai 100 °C.
    • "Il DHMO contribuisce in modo significativo all'erosione del suolo.". VERO: L'acqua meteorica è probabilmente il principale agente di erosione del suolo.
    • "Il DHMO può corrodere ed ossidare diversi metalli.". VERO: Il ferro a contatto con acqua arrugginisce più velocemente, così come altri metalli.
    • "Contaminazione da DHMO su componenti elettronici e circuiti elettrici può causare in determinati casi anche dei corto-circuiti.". VERO: E' fin troppo facile danneggiare circuiti versandoci sopra acqua.
    • "I freni delle automobili esposti al DHMO perdono gran parte della loro efficienza.". VERO: sul bagnato i freni non funzionano bene come sull'asciutto.
    • "Il DHMO è sistematicamente rilevabile nelle biopsie di tumori pre-cancerosi e di diversi tipi di lesioni.". VERO: l'acqua è presente in tutti i tessuti biologici, quindi anche in quelli tumorali e lesi.
    • "Il DHMO è spesso associato con i "cicloni killer", sia negli Stati Uniti che in altri Paesi.". VERO: E' difficile immaginare dei cicloni senz'acqua.
    • "Si sospetta che variazioni termiche di sistemi ad alto contenuto di DHMO contribuiscano in modo significativo all'effetto meteorologico ''El Nino''.": VERO: Il "sistema a più alto contenuto di DHMO" è l'Oceano Pacifico, ed il fenomeno ricorrente "El Nino" provoca importanti effetti meteorologici.

Anche le seguenti affermazioni sono assolutamente vere, riguardanti alcuni degli usi più conosciuti del Monossido di Diidrogeno:

  • solvente o refrigerante industriale,
  • impianti termonucleari,
  • sistemi di propulsione di navi militari di vecchia generazione,
  • miglioramento delle prestazioni degli atleti,
  • produzione dello ''Styrofoam'',
  • produzione di armi chimiche e biologiche,
  • estinguente o ritardante di incendi,"

eccetera.

Ora, partendo dal presupposto che l'acqua non solo non è un composto chimico terribilmente pericoloso, ma addirittura è la base per l'esistenza delle forme di vita così come le conosciamo, possiamo notare come mettendo in pratica alcuni dei princìpi sulla propaganda di Goebbels si possa indurre nel lettore una reazione, guidata emotivamente, verso conclusioni totalmente sbagliate e/o prive di attinenza con la realtà, pur enunciando esclusivamente fatti veri.

Si può riconoscere ad esempio l'applicazione dei seguenti princìpi di Goebbels:

IV. Principio dell’esagerazione e del travisamento. Trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave.
Molte banalità sull'acqua (quali quelle sui freni o sul contenuto di DHMO dei tessuti pre-cancerosi) sono state descritte in modo da indurre allarme.

VII. Principio del continuo rinnovamento. Occorre emettere costantemente informazioni e argomenti nuovi (anche non strettamente pertinenti) a un tale ritmo che, quando l’avversario risponda, il pubblico sia già interessato ad altre cose. Le risposte dell’avversario non devono mai avere la possibilità di fermare il livello crescente delle accuse.
Durante la lettura dell'articolo si viene "bombardati" da tante piccole verità che non danno il tempo di riflettere su ognuna di esse.

Perchè ho pubblicato le pagine sul DHMO? Per fare disinformazione? Ovviamente no. In questo caso specifico, chiunque è in grado di realizzare prima o poi (grazie alle proprie conoscenze o facendo una semplice ricerca in Rete) che l'articolo sul DHMO è solo una provocazione. Esso ha lo scopo di attirare l'attenzione del lettore, indurre una reazione emotiva (allarme, in questo caso), indurlo a pensare e, una volta capito che l'allarme era ingiustificato, sorriderci sopra. E' un esempio di satira scientifica che, in quanto tale, prova a far riflettere il lettore, a fornirgli quegli anticorpi che possono tornare utili in altri casi.

Su argomenti meno banali è molto facile fare allarmismo, o comunque applicare molti dei princìpi della propaganda per indurre nel lettore conclusioni guidate emotivamente ma per nulla fondate dal punto di vista oggettivo. In tali casi è molto facile che si possa verificare l'effetto di amplificazione degli utenti della rete. Basta fare affermazioni abbastanza "grosse" ma presentate in modo verosimile, magari condite da qualche riferimento bibliografico più o meno attendibile, che nel giro di pochi giorni o settimane queste vengono riprese da blogger e dagli utenti dei social network, così da mettere in pratica anche il principio n. 6 della propaganda, in una sorta di gioco collettivo a cui si partecipa inconsciamente:

VI. Principio di orchestrazione. La propaganda deve limitarsi a un piccolo numero di idee e ripeterle instancabilmente, presentarle sempre sotto diverse prospettive, ma convergendo sempre sullo stesso concetto. Senza dubbi o incertezze. Da qui proviene anche la frase: “Una menzogna ripetuta all’infinito diventa la verità”.

Goebbels è vivo e vegeto, si è reincarnato nella società dell'informazione. La novità sta nel fatto che non necessariamente i princìpi di Goebbels sono applicati in modo volontario o strutturato da parte di un singolo "dittatore" o di un'oligarchia, ma anche involontariamente da parte di numerosi soggetti che neanche si conoscono tra loro. Curioso, eh?

La prossima volta che leggiamo un articolo sulla pericolosità del sodio lauril solfato pensiamoci un attimo, facciamo una ricerchina in rete e scopriamo che in effetti è una bufala a tutti gli effetti. Ma oltre al DHMO ed al sodio lauril solfato, che sono facilmente individuabili come "satira scientifica" o addirittura "bufala", si incontrano tantissimi articoli dall'apparenza molto più seria, che pur partendo da presupposti ed informazioni vere o fondate, portano a conclusioni ben lontane dalla realtà. Per non parlare poi degli articoli che addirittura partono da presupposti errati!

La Rete è una miniera sterminata di informazioni, è uno strumento di infinita libertà di espressione, ma anche fonte di grande confusione. Non limitiamoci a leggere con gli occhi. E soprattutto diffidiamo di chi dispensa facili verità su problemi complessi.