Stavo andando a pranzo da mia figlia, “abbiamo fatte le fettuccine in casa, le stiamo per buttare, vieni” mi aveva telefonato mio genero. Mi faceva piacere, montai sul motorino e partii. Mi svegliai dopo aver fatto un sogno in cui giravo col motorino dentro un labirinto di marciapiedi molto alti, impossibili da scavalcare, era impossibile uscirne. “L’hanno ridotta piuttosto male” , mi disse una voce. Ero tutto un dolore. Aperti gli occhi vidi che era un infermiere dell’ambulanza, stavamo per entrare nell’ospedale che poi seppi essere il Santo Spirito. Mi portarono al Pronto Soccorso dove un medico cominciò a pulire e ricucire le ferite. “Com’è successo?” mi chiese il medico – “Non saprei, stavo andando a pranzo da mia figlia e poi ricordo un labirinto da cui non potevo uscire” risposi. “Le faccio male?” – “Sì, mi fa molto male, ma continui pure a cucire, non si preoccupi” – “ Perché soffrire, le faccio un’altra iniezione”. La fece e dopo un po’ il dolore diminuì. “Dottore, le posso chiedere una cortesia, la farebbe una telefonata a mia figlia, mi stavano aspettando a pranzo” – “Tra un po’ avrò finito, meglio se telefona lei, altrimenti si preoccupano.” – “No, per cortesia la faccia lei” e fece gentilmente la telefonata. “Verranno qui tra poco” mi tranquillizzò. Infatti, mangiate le fettuccine e preoccupati per il mio mancato arrivo vennero, mia figlia, mio genero e il bambino. Unico letto libero in astanteria.
Nel frattempo mi avevano fatta la TAC, mi avevano ingessata la caviglia e fasciato il torace. Malleolo fratturato, tre costole incrinate e per la botta in testa ero quasi completamente sordo. Il setto nasale rotto e spostato, venti punti tra naso e fronte. La mia faccia era una polpetta. Arrivò Teresa che si spaventò e pianse.
Mio genero sapeva già chi mi aveva investito, aveva ricevuto, chissà come, una telefonata da un avvocato. Mi aveva investito un medico con la BMW 3000 e non s’era fermato. Riccardo Speronzo, medico, indagato per pedofilia, proprietario di alcuni centri diagnostici in vari posti di Roma, ricchissimo. Ha poi dichiarato di non essersi accorto di nulla. Tre testimoni avevano preso il numero della targa. Tra gesso, degenza, stampelle, convalescenza e riabilitazione ci sono voluti dei mesi per ritornare a camminare, sempre sordo, però. Dopo due anni presi quattro soldi dall’assicurazione, mi dissero “Alla sua età… cosa vuole… le tariffe sono queste.”
Denunciato d’ufficio per omissione di soccorso, il dottorino non si è mai presentato davanti al giudice, l’avvocato ha trovato sempre un sistema per evitarlo. Era molto sospetto che le citazioni in giudizio indirizzate a lui, finissero sempre nei posti sbagliati. La maggioranza dei pirati della strada non vengono trovati, ma se vengono trovati, come in questo caso, trovano la maniera per sottrarsi alla legge. Inoltre, dopo molte udienze, il reato sta per andare in prescrizione. Perciò potrebbe anche farla franca. Ma la mia vita è profondamente cambiata, non sento più la musica, non vado più al cinema, vedo i film in DVD con l’aiuto della cuffia, la mia pittura non è più quella di prima e quel maledetto stronzo se ne va in giro alla ricerca di ragazzini da sodomizzare, come niente fosse. La nostra giustizia è proprio malata, dei poveracci stanno mesi in galera in attesa di accertamenti, invece chi può pagarsi un buon avvocato non si degna neanche di presentarsi davanti al giudice.