Il polpo (octopus vulgaris) è un mollusco cefalopode ottopode, che vuol dire che ha un corpo molle senza scheletro (mollusco), i "piedi nella testa" (cefalopode) e otto tentacoli (ottopode).
Vive su fondali rocciosi, pietrosi, ricchi di anfratti, a partire da pochi metri, fino ad arrivare a circa 100 di profondità.
Ha 8 tentacoli, ciascuno munito di una doppia fila di ventose, al centro dei quali si trova la bocca, provvista di un becco corneo.
Gli occhi sono al di sopra dei tentacoli e sotto uno di essi è presente un tubo (il sifone).
Il polpo è un abile trasformista. Durante il giorno si nasconde in buchi e anfratti, lasciando intravedere solo un occhio, il sifone e una porzione di tentacoli. Quando si sposta lentamente, lo fa tirandosi per i tentacoli, che cambiano colore a seconda della superficie sottostante.
Quando decide di muoversi rapidamente, espelle l'acqua attraverso il sifone e assume una forma idrodinamica "a siluro". Emette inoltre una nuvola di inchiostro per ingannare il predatore.
La riproduzione avviene alla fine dell'inverno; la femmina depone le uova (150.000 - 400.000) in lunghi cordoni fissati alla volta delle tane e le custodisce per 1-2 mesi. Durante questo periodo si ciba poco e spesso muore alla schiusa delle uova.
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