La Checkback

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La checkback è una semplice convenzione utilizzata quando il rispondente mostra 4 o più carte in un nobile, e l'apertore replica dichiarando 1SA. L'utilità di questa convenzione è duplice. Innanzitutto permette di verificare a basso livello la presenza o meno del fit terzo nel palo di risposta. In secondo luogo, permette di dichiarare un secondo colore, ad eccezione delle fiori, in senso naturale e non forcing. 

Le sequenze sono:

a) 1 - 1; 1SA - 2
b) 1 - 1; 1SA - 2
c) 1 - 1; 1SA - 2

Sequenze su apertura 1

Le sequenze (a) e (b) sono caratterizzate dal fatto che l'apertura è 1. L'apertore non ha quindi mostrato alcun colore reale. Sono escluse le mani con una sesta minore o con dieci carte in due colori, ma sono possibili diverse mani bilanciate e, sulla sequenza (b), è possibile anche una bicolore minore con 5 quadri e 4 fiori.

La Checkback si effettua dichiarando 2, su cui l'apertore dichiara:

sequenza (a) 1 - 1; 1SA - 2
2 - no fit terzo a cuori
2 - fit terzo a cuori e mano minima
2 - 5 fiori, 4 quadri, no fit terzo a cuori e punti nei doubleton
2SA - fit terzo a cuori e mano massima

 

sequenza (b) 1 - 1; 1SA - 2
2 - no fit terzo a picche
2 - 5-4 minore, no fit terzo a cuori e punti nei doubleton
2 - fit terzo a picche e mano minima
2SA - fit terzo a picche e mano massima

La regola è quindi:

  1. con misfit e mano bilanciata rispondere sempre 2
  2. con fit minimo appoggiare il colore di risposta;
  3. con fit massimo dichiarare 2SA;
  4. in misfit e colori minori in distribuzione 5-4 dichiarare l'altro nobile.

Seguito dopo risposta in fit

Dopo una risposta che mostra fit, normalmente il rispondente sa cosa deve fare. Un nuovo colore è quindi forcing manche e cerca un fit 4-4, per un eventuale slam. Il sistema, infatti, incoraggia, se lo slam è improbabile, una rapida chiusura a manche.

L'unica dichiarazione sign-off è 3, effettuata con una lunga a fiori, la quarta nel nobile dichiarato ed una mano debole che può giocare solo a fiori.

La prima dichiarazione disponibile (compreso il 2SA) è quindi un relais distribuzionale tendente a chiarire le caratteristiche della mano dell'apertore. Le risposte sono:

3/ con la quarta nel palo
3/ con la quinta nel corrispondente minore ( x , x )
2/3SA con la 4-4 minore ed il doubleton nell'altro nobile.

Seguito dopo risposta in misfit

In caso di misfit la dichiarazione di 3 è sempre a giocare, mentre la ripetizione del nobile e la dichiarazione di 2SA sono descrittivi, non forzanti, ed indicano il tipo di contratto che si vorrebbe giocare (con la ripetizione del colore più scoraggiante della dichiarazione di 2SA). Le dichiarazioni forcing, dopo la risposta di 2, sono quindi:

il nobile non dichiarato, che invita a mostrare la distribuzione ed è normalmente effettuata con mani semibilanciate o con bicolori con 4+ carte a fiori;
un nuovo colore a livello 3 (ad eccezione di 3), che mostra una bicolore forcing manche.

Sequenze di doppia interrogativa

Vi sono quindi due sequenze dove il rispondente, dopo aver fatto checkback ed aver ricevuto risposta di misfit, indaga ulteriormente sulla distribuzione. Queste sono:

  1. 1 - 1; 1SA - 2; 2 - 2
  2. 1 - 1; 1SA - 2; 2 - 2

In entrambi i casi l'apertore dichiara:

3 o 3 con la quinta nel palo
2SA con la 4-4 minore
2 (sulle cuori) con 5 quadri, 4 fiori e singolo a cuori

 

Sequenze su apertura 1

Quando l'apertura è 1 la risposta di 2 all'interrogativa 2 mostra la quinta di cuori e la terza di picche, senza che sia specificata se la mano è minima o massima.

Come conseguenza di questo trattamento, la sequenza 1 - 1; 1SA - 2 mostra 5 carte a picche e 3 carte a cuori in mano troppo debole per una checkback, mentre la sequenza 1 - 1; 2 - 2; 2 mostra anch'essa 5 carte a picche e 3 carte a cuori, ma è forcing ed è effettuata con una mano da tentativo di manche o più.

Attenzione! A differenza delle sequenze che iniziano con l'apertura di 1, la sequenza 1 - 1; 1SA - 2; 2 - 2SA mostra una mano con 4 carte a picche, tre carte a cuori ed una forza da tentativo di manche. L'immediato 2SA, infatti, nega tre carte di cuori.