Dal sito:

http://memoryjoggers.com/2012/08/remembering-proper-and-improper-fractions/

Remembering Proper and Improper Fractions, by Donnalyn Yates

Ricordare frazioni proprie e improprie

Talvolta mi piace illustrare con disegni dei concetti difficili in matematica. Alcuni studenti hanno spesso difficoltà nel ricordare la differenza tra frazione propria e impropria. Almeno finché non mi è venuta la brillante idea di proporglielo in modo visivo. Ho chiesto se fosse giusto, appropriato che un ragazzino di piccola statura dovesse sostenere una ragazzo molto robusto. Gli studenti hanno ovviamente sostenuto che non fosse giusto, che fosse una situazione anomala, impropria. Allora quando abbiamo disegnato l’illustrazione della frazione propria, questo disegno ha reso conto della situazione (frazione) propria, della situazione corretta, giusta, appropriata.

Gli studenti di solito amano giocare, così tenderanno ad esagerare le proporzioni dei ragazzi. Ma le informazioni che vengono esagerate sono più facili da ricordare. Cambiando i numeri, diventa più facile stabilire il collegamento tra i termini matematici e la procedura di collocazione delle figure e quindi dei numeri. E’ importante sincerarsi che, all’inizio almeno, gli studenti marchino ogni frazione propria o impropria con un’opportuna “targhetta”.

Ricordiamo che il 65% degli studenti delle nostre classi sono discenti visuali che si picchiano con la matematica: diamo a questo 65% dei disegni cui agganciarsi.

Per allievi di 7-8 anni non è facile ricordare il vocabolario specifico della matematica. Questo vale anche per allievi più grandi se DSA o disnomici (e spesso i ragazzi con DSA sono anche disnomici =  faticano a trovare il termine giusto quando serve o non ricordano il significato di parole di uso anche comune, quindi spesso si servono di giri di parole che a noi sembrano complessi, quando non inutili ed errati). Quando gli studenti sono invitati a trovare "frazioni equivalenti", gli occhi diventano vitrei e il viso diventa inespressivo. Diamo loro un modo per ricordare il significato. La parola "equivalente" è lunga e difficile, ma guardando le sillabe iniziali (equi), possono capire una parte di un termine familiare, "uguale". Si può disegnare il segno = e scrivere la prima parte della parola, "EQUI". Così si stabilisce subito il collegamento tra parola e significato:

=valente         al posto di o accanto a             EQUIvalente

Cerchiamo di essere creativi e usiamo disegni per aiutare i ragazzi a ricordare. Non vergogniamoci anche se i ragazzi sono grandi. E se non siamo granché capaci a disegnare … facciamoci aiutare da qualcuno di loro: non vedono l’ora, a qualunque età, di poter collaborare coi loro insegnanti: saranno responsabilizzati, si sentiranno più grandi, e impareranno ogni giorno di più ad assumersi le loro responsabilità nello studio.