logo banner


MOTOUR FMI DEL MAROCCO

Bellissimo, impegnativo, coinvolgente il 1° Motour del Marocco organizzato dalla F.M.I. dal 8 al 23 novembre 2008.
Un totale di oltre 3000 km in Marocco ai quali si sono aggiunti oltre 1500 km, da Roma, da e per gli imbarchi.

Un sentito grazie agli organizzatori della Federazione Motociclistica Italiana che ci hanno messo a disposizione un viaggio organizzazto nei minimi dettagli riservandoci, in loco, una grande disponibilità di "soccorso" in tutte le situazioni.

Ho scattato qualcosa come oltre seicento foto, di seguito ho inserito quelle che rappresentano le situazioni che più mi hanno colpito.

Qui a lato si può vedere il percorso del mototour
in terreno marocchino. Siamo arrivati con traghetto da Genova
a Tangeri il 10 novembre 2008 e siamo ripartiti con traghetto da
Tangeri il 21 novembre per poi sbarcare a Séte.

Le tappe sono state:
Tangeri – Fes
Fes – Ar Rachidia
Ar Rachidia – Merzouga
Merzouga – cascate di Ouzoud
cascate di Ouzoud – Marrakech
Marrakech – Essaouira
Essaouira – Agadir
Agadir – Marrakech
Marrakech – Casablanca
Casablanca – Fes
Fes – Tangeri.
cartina
In questa immagine siamo sul traghetto che ci porta a Tangeri e, a parte il sottoscritto, questo è il gruppo completo di partecipanti. Carissimi amici con i quali abbiamo condiviso questa bellissima avventura.
marocco
Questo è il percorso della prima tappa: siamo usciti dalla dogana di Tangeri verso le 21:30 e ci siamo proiettati verso Fes. Non ho scattato foto.

Le immagini delle mappe topografiche sono la scannerizzazione del bel road book consegnatoci dagli organizzatori della Federazione Motociclistica Italiana.
marocco
Tappa da Fez verso Ar-Rachidia. Viaggio confortevole attraverso luoghi da film western dopo essere passati in mezzo a prati leggermente innevati..
marocco
Breve sosta. Si nota spazio, spazio, spazio.
marocco
Il gruppo in sosta a fianco di un invaso insolitamente pieno d’acqua a causa delle forti pioggie cadute fino alla settimana precedente al nostro arrivo. Mi piace riportare il sepentone delle nostre moto.
marocco
Questa palma è la prova delle piogge…
marocco
Da Ar-Rachidia a Merzouga: andiamo a toccare il deserto di dune di sabbia nei pressi del confine con l’Algeria.
marocco
Parlando di deserto, non può mancare l’oasi. Colpisce il divario tra terreno brullo e roccioso e terreno coltivato e con verde lussureggiante. Tra l'altro vengono attuate precise tecniche di accostamento tra differenti tipi di vegetazione.
marocco
La "Porta del deserto".
Dopo questo monumento inizia il territorio spopolato.
marocco
In primo piano mia moglie e la 1000SP accanto all’insegna dell’albergo nel quale sosteremo.
Più dietro l’albergo, protetto da mura che aiutano a tenere fuori  la polvere desertica trasportata dal vento.
Sullo sfondo, le dune di sabbia morbidissima.
marocco
L’atmosfera priva di umidità e di inquinanti, limpidissima, regala un tramonto fiammeggiante.

È il sole che ci
augura un arrivederci al giorno dopo.
marocco
La tappa più lunga, più difficile. Partiti da Merzouga alle 7:30, dopo avere attraversato l’Atlante siamo arrivati alle 21:30 alle cascate di Ouzoud.
Non per niente il road book è composto da due fogli. Qui a lato è la parte di percorso tra boschi e tranquille cittadine di montagna.
marocco
Questa è la parte di percorso che si è rivelata la più impegnativa. Il fondo stradale era buono, solo c’erano una infinità di frane di ogni tipo (terreno asciutto ed indurito, terreno friabile, terreno con acqua) a "vivacizzare" la guida delle moto.
Grande impegno e più di un pizzico di buona sorte ci hanno soccorso.
massimo
Altra oasi. L'immagine mostra abitazioni dello stesso colore del terreno. Gli abitanti hanno abiti dello stesso colore delle abitazioni e del terreno.

Un’amalgama cromatica molto particolare.
marocco
Il gruppo in sosta nei pressi di un ruscello che sembra essersi ritagliato, verticalmente, un percorso tra le rocce durante secoli e secoli di lenta e paziente erosione.
marocco
Visita alle cascate di Ouzoud e trasferimento a Marrakech.
Un percorso rilassante.
marocco
Le cascate di Ouzoud: acqua e verde (e scimmie) a volontà dopo il deserto di Merzouga. Bel cambiamento. marocco
Trasferimento da Marrakech ad Essaouira. Si reincontra il mare, una cittadina piacevole e godibile. marocco
Al mare non si può prescindere dal pesce: fresco, acquistato direttamente dove lo cucinano e dove poi lo mangerai.

Delizioso.
marocco
Trasferimento da Essaouira ad Agadir, località turistica.

Ci fermiamo un giorno a riposarci.
marocco
La visita al souk di Agadir. marocco
Trasferimento da Agadir a Marrakech marocco
I palazzi imperiali sono molto interessanti da visitare. E si trova anche la guida locale che ci illustra, in italiano, le bellezze da notare. marocco
Trasferimento da Marrakech a Casablanca.
Metropoli a tutto tondo, e traffico da metropoli.
marocco
A Casablanca c'è una bellissima moschea visitabile anche dai non mussulmani. Ha una linea moderna che in qualche modo  "cambia" avvicinandosi: un effetto che desta attenzione. Mi è rimasta la curiosità di averne un modellino in scala per rigirarmelo in mano. Davvero bella ed interessante. marocco
Da Casablanca ritorniamo a Fes, con sosta a Meknes. marocco
Grande quantità di antenne paraboliche in questa foto che le ritrae simili ad una distesa di pratoline. Siamo nella parte vecchia della città di Fes. marocco
I tappeti marocchini sono giustamente famosi. Colorati e con fantasie tutte diverse tra loro.   marocco
Ultima tappa: da Fes a Tangeri. marocco
Ci stiamo avvicinando a Tangeri. Qui pare quasi di essere in un paesaggio europeo. marocco

Senza di loro non l'avrei neanche iniziata questa avventua.

Se lo sono meritato tutte e due un bel ringraziamento ed un bel controluce.
marocco
Ecco l'autore di queste note ritratto mentre medita tra i ricordi che porterà con sé.

Ha visto mare, deserto,  boschi, roccia, cascate,  acqua, neve,  scimmie e cammelli, incontrando persone gentili ed accoglienti, viaggiando assieme a compagne e compagni con i quali ha avuto piacere di condividere conoscenze, impressioni, sentimenti.

marocco