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Un Giornata in Fiera
(41° Fiera di Pescara 2007)



    Eccomi qua, reduce da sei mesi di corso estivo, caliente e stancante, presso la scuola di Bruno Ceccarelli e dalle fatiche di esame per conseguire la patente di Radioamatore presso il Ministero delle Poste, che si è svolto mercoledì 22 novembre e che spero di avere superato.

   Il nostro Prof. Bruno I0YCB, ha già avviato per il prossimo gennaio 2007 un corso di CW al quale mi sono iscritto, spero in modo non prematuro, in quanto, ora che la prova di radiotelegrafia è stata eliminata dall’esame, alla patente sembra mancare qualcosa. Segnalo agli eventuali interessati la mail del suddetto Prof.: telegrafia@libero.it.

    Scusate l’inciso, tornando a noi, in attesa di conoscere il risultato e anche per scaramanzia, mi sono aggregato al pulman degli amici dell’ARI della Sezione di Roma, che oggi, domenica 26 novembre (appuntamento h 6.50 a.m.!!! alla vecchia Sede in V. S. Severo, la nuova è a Via Spartaco a Cinecittà), si sono recati a visitare la Fiera di Pescara, e debbo dire che è stata una gran bella idea.

    Non solo per la Fiera in sé (che a me pare che sia forse la più bella di quelle che sino ad ora ho visitato), ma per la simpatica conoscenza fatta con il Presidente della Sezione, I0VOK Olga con il segretario IZ0BXZ Max e con sua moglie Titti, che ringrazio e poi con Gianfranco, Goffredo, Giuliana ed altri di cui non ricordo il nominativo o il cognome, in compagnia dei quali ho trascorso in serenità il tempo del viaggio di andata e di ritorno.

    Ma veniamo alla Fiera!

    Anche se ripeto una cosa nota, ho notato sempre più tangibile l’andazzo che avevo notato nelle Fiere precedenti, nel senso che gli stand dell’usato, pur presenti ed invitanti, si sono ridotti ancor più (l’usato delle radio è come i mobili antichi, penso, cioé non è inesauribile e, essendo diminuita la produzione dei modelli cari ai radioamatori “classici”….); per quanto riguarda gli stand del nuovo, i più appariscenti erano quelli della Ical - Yaesu (bellissimo e fornitissimo) e di Marcucci - Icom, pieni di articoli super cari e forse non sempre di qualità tale da giustificare il prezzo!

    Per dovere di cronaca, riferisco che uno dei soci ARI si è recato allo stand della Yaesu, lamentando di avere dovuto restituire al negozio di Roma, ove lo aveva acquistato, uno Yaesu TX FTDX 2000, modello uscito di recente, riguardo al quale aveva rilevato svariati difetti che a suo parere (non sono in grado di confermare o smentire), sembrano da attribuire alla vera e propria progettazione della radio, che alla vista si presenta comunque come un gran bell’apparecchio, come è bellissimo, anche se massiccio, il nuovo 9000 sempre della stessa casa che gli troneggiava a fianco.

    E poi, particolarmente nello stand della Ical, veicolari, scanner, TX di varie dimensione anche di altre marche, come il PRO III e il 910 H della Icom e anche antenne, tra le quali mi è molto piaciuta la nuova verticale della Diamond per ricetrasmissione: 0 – 30 MhZ, alta 6.70, senza radiali, costo approssimativo c.a 350 €, ma maggiori particolari tecnici Vi daranno sicuramente gli amici dell’AIR più esperti di me che avranno la fortuna di provarla.

    A proposito di amici AIR, so che ieri sabato, si sono recati a visitare la Fiera Elio Fior, venuto dalle brume del Nord con la moglie, Andrea Borgnino e anche Giuseppe Morlè, che non ho ancora avuto il piacere di incontrare di persona come peraltro Fabio Tagetti (ma prima o poi spero che capiterà), mentre l’amico Alessandro Golfi, detto Alex, è dovuto rimanere a Roma per impegni familiari…

    In compenso, questa volta ho fatto la conoscenza personale con Alfredo Gallerati e Signora, che erano allo stand ARI Club Radioascolto WSL – BCL, con i quali ho parlato dell’importanza delle iniziative tendenti a diffondere l’interesse per il radioascolto nelle scuole e di antenne ed ho scoperto che anche Alfredo ha un loop magnetico della Wellbrook.
A proposito di antenne, sul suo tavolo si poteva ammirare un Dipolo per FM, da lui realizzato con due antennine a stilo telescopiche poste su di un sostegno regolabile, collegato ad un Sangean 909, e il tutto funzionava bene; infatti, quando si staccava lo spinotto di antenna il segnale cessava; ricollegando l’antenna, l’S-meter balzava al massimo.

    Accanto allo stand ARI Club Radioascolto WSL – BCL, ove sedeva Gallerati, c’era quello della Sezione ARI dei Radiotelegrafisti italiani, ove mi sono soffermato per il motivo che più sopra ho detto, conoscendo così il Presidente Vito IN3VST, il quale, per chi fosse interessato, tiene corsi di CW il giovedì e il venerdì dalle h 20.30 alle h 21.30 sulla frequenza dei 7013 kHz.

    Tornando agli stand, anche quello di Marcucci era formidabile, con un Icom 7800 nuovo di zecca che riceveva il Contest in CW che in questi giorni si sta svolgendo in tutta Europa e non ho mai sentito un suono così nitido, e poi il meglio dei prodotti importati da Marcucci; non sono però riuscito a capire se fosse esposto il nuovo apparato radio che ha un registratore incorporato digitale, che dovrebbe essere uscito recentemente, utilissimo penso, per chi come me che possiedo il “Sangean 818”, ottimo ma ingombrante e con un tempo di registrazione limitato.

    Ma poi di stand ce ne erano tanti altri, sia di pezzi di ricambio che di articoli minori, cito per tutti quello della Echo Elettronica (ove ho acquistato una S200 per VHF/UHF con sconto Fiera), quello della LC e della IRAE; curiosando qua e là, per la prima volta per me ho visto dal vivo le grandi antenne direzionali, ammirate prima solo su Radiorama, come le Yagi in HF e quelle per VHF e UHF e mi hanno fatto rimanere a bocca aperta.

    Per mio conto, data la mia cronica carenza di spazio, ho più modestamente acquistato una piccola verticale per TX in HF, costruita da CLAUDIO IK0ISD di Terni, ma non posso dir nulla al riguardo se non che è assai poco invasiva (1.80 e al massimo 2.17 con la trappoletta degli 80 m.) e ha dei radiali semplicissimi, in pratica dei metri di filo elettrico che si possono buttar dove capita come il classico pezzo di filo (non è che ricevano però!). Ora devo trovarle il posto, montarla, provarla, etc. e con la mia velocità….spero comunque che la poca invasività non sacrifichi troppo la resa….., a dire di Claudio ne ha vendute un sacco a Roma (sfido!).

    Ma, mi direte, e lo stand dell’AIR? Lo hai lasciato a Roma? Lo ho lasciato in fondo di proposito, per chiudere in bellezza ed ecco Marcello Casali, con Signora e graziosa nipotina insieme all’immancabile Carlo Pegan, un po’ invecchiati, salvo la Signora, come il sottoscritto, per di più reduce da una forma influenzale, ma almeno a vista, con il cuore di sempre.

    Ad un osservatore superficiale, il nostro stand potrebbe sembrare meno allettante di altri, privo come era di lusinghe di merci, radio o altro che possano attirare l’attenzione, ma il nostro hobby non ha bisogno di cose appariscenti, penso, giacché la nostra passione è nell’ascolto.

    Il fatto è che, purtroppo, come l’amico Pegan mi faceva notare, l’interesse radiofilo dei giovani, che come ho constatato passavano a frotte oltre il nostro stand distratti o poco interessati, invece di aumentare, sembra diminuire e riguardo a questo penso che, a parte le iniziative nelle scuole, sia questione ancora da risolvere come fare ad interessarli al nostro hobby.

    E dire che la Fiera era super - affollata, al punto che era faticoso aprirsi un varco nella folla, al punto che già il fatto di andar sin là, con armi e bagagli e tenere il campo per due e giorni e mezzo credo che sia impresa non da poco.

    Per il pranzo, abbiamo dato il cambio a Marcello e alla sua famiglia e poi io e Carlo siamo andati a banchettare, la scelta era o nello snack interno o in quello al vicino Centro Commerciale, adiacente in pratica ai locali della Fiera, ma ahimé, era tardi e con Carlo ci siamo accontentati di ciò che era rimasto allo snack del Centro, in verità più che sufficiente per me, anche perché Carlo, da vero Signore, ha voluto “ospitarmi” e quindi il ristoro è stato doppiamente gradito!     Alle h 16.30 appuntamento al pulman dell’ARI per il ritorno e in serena ed allegra compagnia, tra battute e scherzi “radiofili”, siamo poi rientrati a Roma verso le h 20.00, credo con in cuore il fatidico “alla prossima”.

    Ciao a tutti.

Angelo Santoni Rugiu



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