http://www.harleyvillage.it/bike/motori/bike-motori.htm

In cento anni la H-D ha realizzato una quantità infinita di modelli di moto e di motori. Cilindrate di ogni misura (anche 125cc!) e modelli vari (anche uno scooter!!!) I motori non sono stati tutti a due cilindri, anche se sono questi i più noti e apprezzati tra quelli prodotti. Vediamo allora una breve galleria per conoscere i più importanti bicilindri che hanno fatto la storia delle Harley. Cliccate la foto per ingrandirla.

Il sistema americano contempla come cilindrata gli INCH cubici (c.i.) a differenza dei nostri CM cubici (c.c.). Per il calcolo esatto delle cilindrate: cc. x 0,06102 = c.i.    oppure    ci. x 16,3870 = cc.
v-twin61j1920.jpg (39539 byte) I Primi V-Twin...
(non hanno un nome proprio)

45° a V

I primi V-twin (bicilindri a V) nascono nel 1907 con cilindrata di 820cc e appena 6,5 CV, trasmissione secondaria a cinghia di cuoio; nel 1912 si sale a 999cc e 8 CV; nel 1921 si passa a 1200cc e la potenza raddoppia: 18 CV, tanto da generare il primo appellativo... 'Super Powered Twin'. Nella foto il motore 61j del 1920, di grande affidabilità e resistenza. Da qui iniziamo. 
flat-mk.jpg (39847 byte) ''FLATHEAD''
1929~1974

45° a V

750, 1200 e 1340 cc
(45, 74 e 80 ci)

È il motore più a lungo tempo rimasto in produzione, ben 45 anni. Era caratterizzato da un design detto 'Side-Valve', a valvole laterali piatte, da cui il nome 'Flat', anche la combustione era 'piatta'. La cilindrata era di 750cc e trasmissione a 3 marce (sulle moto dal '29 al '51), poi di 4 marce e 30 CV (dal '52 al '53); un'altra versione (dal '30 al '48) era da 1200cc, 23 CV, 4 marce; la versione 1340cc sviluppava 46 CV (dal '35 al '42). Nel '50, sul modello K, arriva la prima frizione manuale e cambio a pedale. Gli anni che mancano per arrivare alla fine appartengono al veicolo 'Servi-Car', prodotto fino alla fine del '74, che montava il motore della prima versione, da 750cc. 
knuckle-mk.jpg (42641 byte) ''KNUCKLEHEAD''
1936~1947

45° a V

999 e 1200 cc
(61 e 74 ci)

L'estetica dei coperchi delle valvole, che erano per la prima volta passate in testa, richiamava l'idea delle nocche di una mano, da cui il nome 'Knuckle'. Le innovazioni erano molte e la potenza sempre maggiore, quattro le marce. Le cilindrate erano di 999cc con 40 CV (dal '36 al '47) e 1200cc con 45 CV (dal '41 al '47). La versione da 61ci aveva una resa migliore della 74 ci. La Seconda Guerra Mondiale è terminata, si attendono cambiamenti, e ce ne saranno tanti. 
pan-mk.jpg (51441 byte) ''PANHEAD''
1948~1969

45° a V

1000 e 1200 cc
(61 e 74 ci)

Il nome Pan, per la testa motore, deriva dalla forma arrotondata dei coperchi per valvole e bilancieri. Viene introdotto il sistema a punterie idrauliche. Le teste sono in alluminio per una migliore dissipazione del calore. Dal '48 al '52 si produce la versione da 1000cc e 44 CV. Dal '48 al '65 la versione da 1200cc e 50 CV, che equipaggerà i primi mitici modelli di Hydra Glide ('49), con le prime forcelle idrauliche telescopiche, poi sostituito dal modello Duo Glide ('58); ed Electra Glide ('65) col nuovo impianto elettrico a 12 volts e il primo motorino di avviamento, fino ad allora a pedale.
shovel-mk.jpg (53014 byte) ''SHOVELHEAD''
1966~1984

45° a V

1200 e 1340 cc
(74 e 80 ci)

Anche questo motore viene progettato con le teste in alluminio, inoltre ha la camera di scoppio fatta a forma di pala (shovel), da cui il nome, per incrementare di un 10% la potenza. Sui primi esemplari (dal '66 al '69) viene utilizzato il blocco motore del precedente Panhead. Una versione da 1200cc e 60 CV (dal '66 al '80) poi il 1340cc da 64 CV (dal'78 al '84). Nel '80, sul modello Tour Glide, arriva la 5a marcia. Nello stesso anno il modello Sturgis ha la primaria e secondaria a cinghia dentellata in kevlar.
xl1000-mk.jpg (49323 byte) XL 1000
1972~1979

45° a V

1000 cc
(61 ci)

Nel 1957 nasce la gloriosa Sportster, moto leggera e sportiva che introduce il sistema di forcellone posteriore con sospensioni, equipaggiata con un motore da 901cc e 40 CV (fino al '72). Le teste sono in ghisa su un motore tipo FlatHead. Poi arriva un motore tipo Shovelhead, la cilindrata sale a 1000cc e 56 CV. Willie G. progetta nel '77 il modello XLCR, Cafè Racer.
xr1000-mk.jpg (60898 byte) XR 750 / 1000
1983~1985

45° a V

750 e 1000 cc
(45 e 61 ci)

Sullo Sportster vengono fatte molte sperimentazioni, soprattutto in ambito sportivo. Il motore da 750 cc è derivato da una riduzione del  900cc inizialmente, poi dal '72 viene riprogettato, la versione da gara aveva 90 CV. C'è poi una versione 'high performance' da 1000 cc (in foto) con due carburatori Dell'Orto e  70 CV, utilizzava pistoni ad alta compressione e marmitte dritte.  Nel '79 viene utilizzato uno scarico 2 in 1. Una ditta indipendente allora iniziò alcune sperimentazioni sportive col motore da 750cc, si chiamava Buell...
evo1-mk.jpg (52564 byte) EVOLUTION
(''BLOCKHEAD'')
1984~1999

45° a V

1340 cc
(80 ci)

Siamo in periodo di profonda ristrutturazione della società che esce da una lunga crisi. Questo motore per l'epoca fu una vera evoluzione, anche un po' contestata per l'innovazione, combinata con la trasmissione a cinghia e il cambio a 5 rapporti. Cilindrata di 1340cc, accensione elettronica senza puntine. Un'altra caratteristica notevole... non perdeva olio! Arriva anche l'isolamento in gomma del motore, per aumentare il confort di marcia. 
evox-mk.jpg (43831 byte) XL EVOLUTION
dal 1986~2004

45° a V

883, 1000, 1100 e 1200 cc
(59, 61, 67 e 74 ci)

È il motore Evolution creato per i modelli Sportster, con le cilindrate iniziali di 883cc e il 1100cc da 65 CV (dal '86 al '87), sostituito poi con il 1200 cc (dal '88) con 68 CV, 5 marce, cinghia dentellata 'Poly Belt'. Nel '92 intanto Eric Buell fonda una società per la produzione di moto sportive con motore XL 883. Nel '94, con un motore VR1000 (vedi), la H-D entra nelle gare Superbike (senza grandi risultati). Nel '98 la H-D acquista il controllo della Buell.
twincam88-mk.jpg (49663 byte) TWIN CAM 88
(''FATHEAD'')
dal 1999...

45° a V

1450 cc
(88 ci)

Dal '99 ha sostituito tutti i motori Evolution su tutti i modelli H-D tranne la famiglia Sportster. Ora l'accoppiamento col cambio migliora di molto e i cilindri hanno alette più larghe. Gli alberi a camme raddoppiano e la cilindrata sale ulteriormente arrivando a 1450cc, come risposta all'aftermarket che ha prodotto motori simili, come Rev-Tech o S&S, che arrivano a superare i 2.000cc. Dall'anno 2000, sui modelli Softail e Dyna,  è arrivata la versione contro bilanciata: Twin Cam 88B.
v-rod-engine-ph.jpg (67463 byte) REVOLUTION
2001...

60° a V

1130cc
(69 ci)

Per ora è montato solo sulla serie VRSC, ovvero la V-Rod, ma non è detto che in futuro non possa essere montato anche su modelli tipo gli attuali. Le sue caratteristiche: V-Twin a 60°, doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, 9.000 giri/min. max, raffreddamento a liquido, 1.130cc, compressione: 11.3:1, alessaggio e corsa: 100x72 mm, torsione: 100.3Nm @ 7000 rpm, alimentazione: ad iniezione elettronica sequenziale, cambio a cinque marce.
XL EVOLUTION 2
dal 2004...

45° a V

883 e 1200 cc
(59 e 74 ci)

La Sportster viene completamente rinnovata, il nuovo motore è totalmente ridisegnato. Ora è montato elasticamente con giunti di gomma (silent block). Le bielle e i pistoni sono più leggeri, le camme sono ad alte prestazioni; la potenza sale del 15%. La distribuzione è ad aste e bilancieri con 2 valvole in testa per cilindro, le punterie sono idrauliche. 

...inoltre:

evosec-mk.jpg (78312 byte)
Uno spaccato in vari punti per meglio conoscere il motore Evolution.
evo-motor-pic.gif (42135 byte)
Motore Evolution in forma grafica.
knuklenew-gambler.jpg (29199 byte)
Una elaborazione moderna di un motore Evolution e le teste di un Knuckle!

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