Prima tappa La preghiera, ruolo del fisico e dell'eterico

Che cosa è la preghiera

Preghiera è qualsiasi attività umana diretta a un allineamento con il divino. In questa definizione ogni parola ha un significato preciso:

attività: comportamento intenzionale (comprende la passività, se questa è intenzionale);

umana: eventuali allineamenti non intenzionali di entità prive di coscienza e volontà non sarebbero preghiera nel senso da noi adottato;

qualsiasi: attività di qualsiasi veicolo (fisico, eterico, astrale, mentale) e anche attività del Sè;

diretta: quello che conta è l’orientamento, non è necessaria la consapevolezza di essere già in contatto;

allineamento: stabilito l’allineamento, la preghiera può avvenire nei due sensi, dall’uomo verso Dio (l'uomo parla a Dio) e da Dio verso l’uomo (l'uomo ascolta);

con il divino: comprende l’orientamento a contattare il Sé, presenza di Dio in noi, o figure mistiche che consideriamo già perfettamente allineate e ci fanno da punti di riferimento, da puntatori per orientarci verso il divino.

Ruolo del corpo fisico nella preghiera
Nella nostra attuale condizione sulla Terra la materia fisica è lo strumento principale per acquistare coscienza di noi stessi e del mondo.

Tutte le religioni e le tradizioni spirituali hanno individuato determinati comportamenti del corpo fisico in preparazione alla preghiera (tipico è il caso della salita al Tempio) o nel corso della preghiera.

Salire al Tempio riguarda anche l'accostamento al proprio Tempio interiore. Per questo occorre prendere coscienza del fisico, e allinearlo in pace. Praticare il rilassamento. Assumere posizioni appropriate (prostrati, in ginocchio, in piedi, a braccia levate, vari mudra, sgranare rosari…)

Le tradizioni orientali conoscono molte posizioni (mudra), specie delle mani, che esprimono specifici movimenti dell'energia eterica, per esempio per la salute, o per la preghiera.

Alcuni atteggiamenti simili, presenti in molte culture, hanno acquisito significati popolari, e persino scaramantici


Nella iconografia cristiana orientale, Cristo è spesso raffigurato con particolari atteggiamenti delle mani assai simili a precisi mudra induisti. Qui un mudra che significa "allontanare ogni male", e che è stato interpretato teologicamente anche come espressione delle due nature di Cristo (le due dita sollevate) e delle tre persone unite in un'unica divinità (pollice, medio e anulare uniti).

Curiosamente, è una posizione simile a quella del popolare "fare le corna".


Il rosario è una pratica sviluppata in molte religioni. Secondo una felice espressione del Maestro generale dell'Ordine dei domenicani, il rosario "più che una preghiera da pregare, è una preghiera da cui si è pregati"

Il mondo della materia fisica entra nella preghiera anche attraverso l'espressione di simboli: guardare oggetti o immagini, indossare vesti, compiere determinati gesti…

Ruolo della dimensione eterica nella preghiera
La dimensione eterica nella preghiera si esprime principalmente in quattro forme:

 

respiro - assume grande importanza in molte tecniche meditative

voce - unita al respiro dà vita al canto, ai mantra e conduce alle soglie del silenzio

danza - le forme più semplici sono le processioni e i vari movimenti nella liturgia, fino ai diversi tipi di danze sacre ed estatiche

profumi - gli incensi aiutano a staccarsi dal livello di coscienza ordinario. Un ruolo simile possono averlo i fiori, e il loro ruolo nel predisporre alla preghiera può essere suggerito anche dai numerosi esempi di fenomeni mistici accompagnati da profumi

torna alla pagina precedente