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Quinta tappa Varie specie di Amore | ||||
Prima di addentrarci nel tema della preghiera, è bene soffermarci a considerare la nostra sfera emotiva. Siamo soliti chiamare Amore emozioni fra loro molto diverse. Questo si comprende meglio ove si consideri l’antropologia sottile, che vede questi diversi tipi di “amore” radicati in chakra (che potremmo definire come organi dell'organismo eterico) diversi. I chakra sono molti, ma tutti concordano nell’indicarne sette principali.
C’è una chiara corrispondenza tra i tre chakra superiori e tre inferiori: il Sahasrara e il Mulhadara canalizzano l’energia rispettivamente spirituale e materiale; la procreazione sessuale governata dallo Shvadistana fa da pendant alla creatività governata dal Vishudda. Il Manipura ci mette in contatto con il motore cosmico dell’energia pranica, mentre l’Ayna ci mette in contatto con il mondo del pensiero, motore dei progetti umani. Al centro è il Cuore (Anahata), il grande trasformatore in cui si incontrano i desideri dell’alto e del basso, quelli della terra e quelli del cielo (“sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra”). Percepiamo nel cuore l’amore di tipo genitale collegato allo Shvadistana, quello di tipo gregario collegato al Manipura, quello di tipo passionale e greve collegato al plesso solare, quello legato al bisogno di donare, quasi di ricostruire l’altro, collegato al centro della gola, quello intellettivo in sintonia con il terzo occhio ed infine quello puramente spirituale allineato al Sahasrara. Molte persone religiose si accontentano di una devozione centrata sul plesso solare. E' una devozione passionale, fatta di emozioni forti, senso di appartenenza… In molti casi costoro pretendono di imporre il proprio modello all’altra persona, quasi esercitando su di loro una distorta “pressione creativa”.
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