PANGE LINGUA
testo di Tommaso d’Aquino, musica di Juan Carlos Calderón

1. Pange, lingua, gloriosi
Corporis Mystérium,
Sanguinisque pretiosi
Quem in mundi pretium
Fructus ventris generosi
Rex effùdit géntium.

2. Nobis datus, nobis natus
Ex intacta Virgine,
Ei in mundo conversatus
Sparso verbi sémine,
Sui moras incolatus
Miro clausit ordine.

3. In suprémae nocte coenae,
Recubens cum fratribus,
Observata lege plene
Cibis in legalibus,
Cibum tùrbae duodénae
Se dat sùis manibus.

4. Vérbum Caro panem verum
Verbo carnem efficit,
Fitque Sanguis Christi merum
Et, si sénsus déficit,
Ad firmandum cor sincerum
Sola fides sufficit.

5. Tantum érgo Sacraméntum Venerémur cérnui,
Et antiquum documéntum
Novo cédati ritui:
Praéstet fides suppleméntum
Sensuum deféctui.

6. Genitori, Genitoque
laus et jubilatio;
SaIus, honor, virtus quoque
Sit et benedictio;
Procedénti ab Utroque
Compar sit laudatio.

Amen.


(traduzione letterale)
1. Canta, o lingua, del glorioso
Corpo il Mistero
e del Sangue prezioso
che, prezzo del mondo,
frutto d'un seno generoso
effuse il Re dei popoli.

2. A noi donato, a noi nato
da una intatta Vergine,
relazionandosi nel mondo
sparso il seme della parola,
il periodo della sua permanenza
concluse con mirabile ordinamento.

3. Nella notte dell’ultima cena
riposando con i fratelli,
osservata pienamente la legge,
sui cibi prescritti,
si dà con le sue mani
cibo al gruppo dei dodici.

4. La Parola in Carne, con una parola,
rende carne un vero pane
diventa sangeu di Cristo il vino
e se i sensi vengon meno
per confermare un cuore sincero
la sol fede basta.

5. Così eccelso Sacramento
chini adoriamo,
e l'antico documento
ceda al nuovo rito,
dia la fede supplemento
al mancar dei sensi.

6. Al Genitore ed al Generato
Lode e giubilo
salute, onore forza
e benedizione;
A Colui che procede da entrambi
sia pari lode.

Amen.