Assunzioni sul comportamento umano nell'economia dei costi di transazione

Fabio Tinelli Roncalli

Sommario

Partendo dalla traccia proposto ho approfondito le ipotesi che Williamson fa sul comportamento umano nella sua analisi economica, cercando in principio di dare una spiegazione sul perche' di alcune assunzioni, in confronto a quelle fatte in altre teorie economiche. Analizzo poi a quali conseguenze esse portano e perche' esse conducano ad una spiegazione diversa dei meccanismi di governo. Cerco di dare una spiegazione dell'importanza che rivestono le differenti distribuzioni di razionalitˆ limitata e opportunismo nelle organizzazioni e perche' siano una determinante fondamentale del modello gerarchico che si crea. Infine estendo alcune considerazioni al settore nonprofit.

Lo studio delle istituzioni richiede grande attenzione alle assunzioni che si fanno a supporto delle teorie economiche. Il comportamento delle istituzioni e la loro organizzazione dipende, in buona parte, da valutazioni relative alle persone che vi hanno un ruolo, sia interno che esterno.

Gli aspetti che l'economia dei costi di transazione indaga sono la razionalita' e l'egoismo.

1  Egoismo

Abbiamo tre possibili configurazioni partendo da quella in cui esso assume un'intensitˆ minore.

1.1  Obbedienza

L'egoismo e' assente, ognuno si mette al servizio della collettivita' senza cercare di trarne vantaggi personali. Si tratta di una condizione puramente utopica che da' luogo ad un'organizzazione economica collettivistica in cui tutti collaborano alla realizzazione di obbiettivi comuni.

1.2  Ricerca del proprio interesse

Questa e' l'assunzione tipica del modello neoclassico: l'uomo e' egoista, ricerca la massimizzazione del tornaconto personale ma, al contempo, e' incapace di barare: rivelera' tutte le informazioni che ha a disposizione, eseguira' i contratti in modo completo anche senza nessuna imposizione esterna.

1.3  Opportunismo

Questa e' l'ipotesi su cui si basa l'economia dei costi di transazione. L'opportunismo, secondo Williamson, si riferisce alla divulgazione incompleta o distorta di informazioni, specialmente con l'intento di indurre in errore, confondere o simulare. Include anche forme meno sottili come mentire, rubare, imbrogliare. L'opportunismo genera condizioni di asimmetria informativa in cui una parte he un vantaggio sull'altra in virtu' dell'accesso ad informazioni solamente ad essa disponibili. Comportamenti opportunistici si possono manifestare ex-ante (prima della conclusione del contratto) o ex-post. Esempi ci vengono dal contratto di assicurazione: ex-ante quando l'assicuratore non e' in grado di valutare il grado di rischio associato al contratto perche' l'assicurato non svela completamente la propria condizione. Ex-post, quando, dopo la stipula del contratto, l'assicurato non si comporta in maniera responsabile per evitare il rischio.

In assenza di opportunismo, le transazioni potrebbero essere regolate da una clausola generale, in cui le parti si impegnino a rivelare tutte le informazioni e a collaborare massimizzando il profitto comune durante l'esecuzione del contratto. La teoria non afferma la concezione pessimistica che gli uomini si comportino sempre in modo opportunistico, ma questo a volte capita, e le istituzioni devono prevedere adeguate tutele. Di conseguenza una popolazione non avra' mai una distribuzione uniforme dell'opportunismo, ma ci saranno casi in cui esso sara' presente in varia misura. L'istituzione potra' cosi' discriminare affidando i compiti con maggiori possibilita' di azzardo morale a soggetti meno opportunisti.

2  Razionalita'

L'economia dei costi di transazione distingue tre tipi di razionalita', dalla piu' debole alla piu' forte:

2.1  Razionalita' organica

Le istituzioni non sorgono per iniziativa dei singoli, ma derivano da un processo evolutivo collettivo (secondo le teorie degli autori evoluzionisti).

2.2  Razionalita' limitata

Deriva dall'assunzione che gli uomini sono tendenzialmente razionali, ma questa loro aspirazione trova dei limiti derivanti dall'impossibilita' di una conoscenza veramente completa. La razionalita' limitata rende impossibile formulare dei contratti che siano veramente onnicomprensivi, cioe' tengano conto di tutte le possibilita' future e di tutti gli stati del mondo alternativi. Conseguenza della razionalita' limitata e' la nascita delle gerarchie e quindi delle organizzazioni. Esse permettono di spostare in avanti i limiti della razionalita' attraverso l'aggregazione e la specializzazione: compiti che richiedono una conoscenza non raggiungibile dai singoli individui possono essere svolti dalle organizzazioni. Anche in questo caso ha importanza la distribuzione della razionalita' limitata all'interno delle organizzazioni: esse devono adottare strutture diverse tra il caso in cui la conoscenza sia distribuita uniformemente tra gli individui (ipotesi puramente teorica) e quello in cui essa assuma configurazioni diverse.

Un altro importante aspetto della razionalita' limitata e' relativo alla capacita' di prevedere che si associa agli individui. Possiamo distinguere tra alta e bassa capacita' di previsione (miopia). L'economia dei costi di transazione assume che gli uomini siano buoni previsori. Esempio di tale capacita' di prevedere si puo' riscontrare nel dilemma del prigioniero, dove i ladri hanno un comportamento miope. Se essi avessero capacita' di previsione potrebbero pianificare in anticipo la strategia da tenere. Aspetti tipici di mancanza di visione preveggente all'interno di organizzazioni sono l'apprendimento basato sugli errori commessi e non tendente a prevenirli e l'adattamento delle strutture organizzative solo in seguito a crisi. Gli errori tipicamente associati con la miopia sono la visione frammentaria dell'organizzazione, la prevalenza di una visione di breve periodo e l'incapacita' di imparare dagli errori commessi.

2.3  Massimizzazione

Gli uomini hanno una conoscenza ottimale della situazione: i consumatori agiscono massimizzando la propria funzione di utilita' e le imprese massimizzano il profitto conoscendo la propria funzione di produzione. La scelta tra diverse istituzioni dipende esclusivamente da motivazioni tecnologiche (economie di scala e di scopo): e' il contesto tipico dell'economia neoclassica.

3  Conseguenze

Le tre condizioni che l'economia dei costi di transazione prevede per la propria analisi (razionalita' limitata, capacita' di prevedere, opportunismo) implicano che le parti si trovano nella necessita' di far qualcosa per supportare la transazione: data la razionalita' limitata non potranno stipulare dei contratti completi, per la possibilita' che una delle parti si comporti opportunisticamente non potranno inserire una clausola generale che tuteli l'interesse comune, ma la loro preveggenza li spinge a considerare le possibili violazioni future del contratto. Se i contratti possono essere terminati in qualunque momento senza penalita' per le parti, (cioe' in assenza di investimenti specifici) e se esiste un sistema legale efficiente e non costoso in grado di risolvere le controversie tra le parti non si pongono particolari problemi, ma si tratta di condizioni utopiche. Nel mondo reale c'e' la necessita' di azioni ex-ante che prevengano i conflitti, le parti possono chiedersi reciprocicamente impegni credibili, cioe' atti intesi a tutelare la relazione. Esempi di impegni credibili possono essere: l'introduzione di penalita' ( i cosiddetti ostaggi) per le violazioni del contratto, la fornitura di informazioni e il controllo di veridicita', l'introduzione di arbitrati, la richiesta ad una parte di fare investimenti specifici che darebbero luogo a sunk cost nel caso di violazioni del contratto. Nel caso piu' estremo le transazioni possono essere internalizzate, cioe' svolte sotto proprieta' comune (decisione make).

3.1  Varianza di razionalita' limitata e opportunismo nelle organizzazioni

Finora abbiamo assunto che razionalita' limitata e opportunismo fossero si' presenti nell' organizzazione, ma in misura costante, cioe' con un valore medio uguale per tutti gli individui, ma un approccio piu' vicino alla realta' ci dovrebbe indurre a considerare anche come queste due caratteristiche varino: organizzazioni in cui sono presenti individui piu' opportunisti ( o con diversi livelli di conoscenza) rispetto ad altri richiedono dei meccanismi di governo diversi che nel caso di uniformita'.

Consideriamo diverse situazioni che variano per la presenza di opportunismo e per la variazione di opportunismo e razionalita' limitata.


B , RL
B ,0 B,s2 B
0,0 I II
S ,0 III IV
S,s2 S V VI

B significa razionalita' limitata, S opportunismo S,s 2 S indicano rispettivamente la presenza di opportunismo e la sua distribuzione non uniforme all'interno dell'organizzazione.

  1. ( B ,0,0,0)
    La razionalita' limitata e' presente in modo uniforme e l'opportunismo e' assente: e' la situazione in cui si forma un gruppo di pari e l'uniforme distribuzione della conoscenza permette di effettuare una rotazione dei compiti. E' presente una forma pur minima di gerarchia.

  2. ( B,s2 B,0,0)
    E' assente l'opportunismo, ma la conoscenza non e' piu' distribuita uniformemente. Ci saranno persone piu' adatte a determinati compiti: l'assegnazione dei lavori sara' fatta in base al merito (sempre in un gruppo di pari), non sara' piu' possibile la rotazione, ovvero sara' possibile ma a costo di una perdita di produttivita'.

  3. ( B,0, S,0)
    Razionalita' limitata e opportunismo distribuiti uniformemente. Appare un'oligarchia: coloro a cui sono stati assegnati compiti direttivi tendono a dominare sugli altri: le organizzazioni sono costrette a prendere provvedimenti ex-ante (limiti di tempo alle cariche). Sempre misure di controllo ex-ante sono prese per garantire un'equa spartizione del prodotto totale e per prevenire gli effetti delle asimmetrie informative. L'organizzazione assume una struttura piu' complessa ed il riferimento e' quello dei team.

  4. ( B,s2 B,S,0)
    Presenza di opportunismo e competenze diversificate: prima di assegnare i compiti dovremo fare una selezione in base alle capacita' ed assegnare le persone piu' competenti ai compiti piu' difficili. Tale selezione e' pero' viziata dal fatto che gli individui non rivelano esattamente le proprie capacita'. Gli individui con piu' conoscenza, comportandosi opportunisticamente, acquisiscono maggior potere sugli altri: le regole di distribuzione del prodotto non sono piu' paritarie ma possono variare in base al grado gerarchico e alla produttivita'. Questo puo' rendere piu' conveniente l'esternalizzazione di alcune transazioni: gli alti livelli gerarchici possono trovare piu' conveniente trattare con organizzazioni autonome.

  5. ( B,0, S,s2 S)
    Razionalita' limitata uniforme e opportunismo variabile. In questo caso la selezione sara' fatta in base all'opportunismo, assegnando le persone meno opportuniste a compiti che richiedono qualita' morali migliori. Esempi sono quelli da cui dipende la reputazione dell'organizzazione e le transazioni in cui e' presente un'alta specificita' degli investimenti, che possono essere condotte a termine meglio se le parti hanno fiducia reciproca.

  6. ( B,s2 B,S,s2 S)
    E' la condizione tipica del mondo reale: sono necessarie selezioni sia riguardo alla razionalita' limitata che all'opportunismo, sono necessari controlli, impegni e incentivi sia ex-ante che ex-post. Appaiono evidenti le possibili alternative tra mercato e gerarchia
Williamson trae alcune conclusioni:

4  Conclusioni

Cercando di estendere tali argomenta zioni al settore nonprofit (Williamson non limita la propria analisi all'impresa, ne' tantomeno all'impresa profit), vediamo che con riguardo alla razionalita' limitata non possono esistere differenze degne di nota. Un'organizzazione nonprofit incontra esattamente gli stessi limiti cognitivi. Diverso e' secondo me, quando ci riferiamo all'opportunismo. Pur senza commettere l'errore di idealizzare il settore, possiamo presumere l'esistenza di comportamenti opportunisti minori. Questo deriva dall'interpretazione della nascita di tali organizzazioni non solo come risposta a problemi economici come il fallimento dello stato o del mercato, ma, ad un altro livello di analisi, come risposta di un gruppo di persone caratterizzate da comuni motivazioni etiche a determinati problemi della propria comunita'. La presenza di componenti particolari come il lavoro volontario e il finanziamento spontaneo ci possono parimenti portare ad escludere molti degli incentivi a comportamenti opportunistici. Nel continuum di tipi di organizzazione proposto da Williamson esse potranno essere collocate tendenzialmente piu' in basso, con caratteristiche tendenti verso il gruppo paritetico. La mancanza, o comunque la minore entita', delle retribuzioni puo' ostacolare la formazione di oligarchie interne, ( perlomeno quelle aventi motivazioni economiche, restando diverso il caso in cui siano legate al potere). Potranno quindi assumere una minore importanza i meccanismi di governo volti al controllo dell'opportunismo, restando ferma l'impossibilita' di esternalizzazione delle transazioni causata dalla frequente impraticabilita' dell'opzione "buy" nel settore.

Riferimenti bibliografici

[1]
O. Williamson The economic institutions of capitalism. The Free Press 1985

[2]
O. Williamson Strategy research Governance and Competence Perspectives. 1999

[3]
O. Williamson Human Actors and Economic Organization. 1999

Documento creato da Fabio Tinelli Roncalli: tinelli@mclink.it


File translated from TEX by TTH, version 2.25.
On 14 May 2000, 21:22.