Benvenuti nella pagina dedicata
all'iniziativa che gli abitanti di alcuni Comuni dell'Irpinia
svolgono da sei anni a favore
dell'infanzia orfana e bisognosa della città di Vinnitsa,
presso Chernobyl - Ucraina. Il comitato, dal 1991, si impegna a
trovare, ogni anno, per il periodo estivo e, subordinatamente, per
quello natalizio, famiglie che accettino
di accogliere e ospitare bambini di età compresa tra i sei e i
dodici anni, per un periodo di alcune settimane, dedicando loro le
cure e le attenzioni di cui un bambino di quell'età ha
bisogno. Non viene richiesto alla famiglia ospitante impegno per cure
mediche specialistiche, salvo che la famiglia stessa non desideri
impegnarsi in una azione di assistenza ancora più meritoria
(in questo caso rivolgersi direttamente a me per le informazioni del
caso).
Per i bambini accolti si richiede il normale
impegno che i genitori avrebbero nei confronti dei loro figli,
considerando che i ragazzi che il nostro
comitato accoglie sono orfani o ragazzi che provengono da famiglie
indigenti (si tenga presente, ad esempio, che un medico impiegato in
un ospedale guadagna mensilmente intorno ai 100-120 grivni, pari a
una sessantina di dollari USA). Si richiede altresì alla
famiglia di sostenere le spese per il viaggio e gli oneri
complementari (assicurazioni, documentazione presso i relativi
ministeri italiano e ucraino) per un importo complessivo che, per
l'anno in corso , è stato di £. 350.000. Durante la loro
permanenza, i bambini non possono lasciare l'Italia. Il comitato, il
cui funzionamento è regolato da apposito statuto, è
registrato presso il Comitato Ministeriale per la Difesa dei Minori
in Italia, che autorizza e regola volta per volta i viaggi e la
permanenza per quel che attiene alle modalità e ai tempi, in
base al piano che il nostro gruppo presenta, volta per volta.
Lo so, sono tanti, ma proprio tanti. Ne
avevo certo anch'io, quando ho cominciato.
"Come farò", mi chiedevo, "a capirla?
riuscirà mai a restare con me per un paio di mesi? e se poi ha
nostalgia dei genitori e dopo una settimana vuole tornare a casa? e
se si ammala? e se capita un incidente ...?" Certo poteva succedere
di tutto, e invece non è successo nulla. Anja è stata
zitta per una settimana, poi ha cominciato a parlare in italiano,
ovviamente come Mamie in "Via col vento". Oggi ogni tanto se ne esce
con qualche espressione dialettale degna del miglior repertorio dei
De Filippo, che poi, detta con l'accento russo, è meglio di
una battuta da cabaret.
Problemi, del genere che vi ho descritto, non
ne abbiamo mai avuto, e sì che l'anno scorso, nella provincia
di Avellino, ne sono arrivati più di cinquecento. Anche per i
gusti alimentari non si sono mai presentati problemi; l'Ucraina, come
noi, è una delle poche nazioni europee in cui la pastasciutta
rappresenta il primo piatto. La cosa che spaventa, all'inizio,
è la grande quantità di frutta che mangiano, in
qualunque ora del giorno; la cosa che più gratifica è
vederli arrivare magri, emaciati, con certe faccine di cera, e poi
ripartire con le stesse faccine rosse come mele selvatiche, vivaci
come grilli, con qualche chilo in più e con un fiume di
lacrime d'addio, dall'una e dall'altra parte.
Nessun problema, anche se vi serve solo un'informazione. Contattatemi all'e-mail seguente e cercherò di essere più esauriente di quanto lo abbia potuto essere in questa pagina. Sono sicuro che non ve ne pentirete!
Grazie, a nome di tutto il comitato.
raffaello de masi