La psicoterapia
Nota: chi ha scritto questa pagina non è neurologo, nè psicologo, nè farmacista: questi sono solo consigli nati dall'esperienza di chi ha attraversato questi problemi. Per qualsiasi correzione, aggiunta, integrazione sentitevi liberi di usare l'e-mail in fondo a questa pagina.
Perchè la psicoterapia
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La terapia farmacologica a base di ansiolitici o meglio antidepressivi riesce, in genere in un periodo piuttosto breve, ad attenuare i sintomi degli attacchi di panico. Possono sorgere effetti collaterali, ma in generale si riesce a trovare un farmaco efficace per controllare l'ansia. Gli psicofarmaci, fortunatamente, riescono ad attenuare sufficientemente i sintomi in modo da ridare un po' di fiducia in modo da affrontare le situazioni ansiogene con un livello di ansia, se non minimo, almeno ridotto in parte. Ciò che pesa di più, infatti, per una persona che soffre di attacco di panico è il senso di insicurezza, di indifesa debolezza nei confronti di un attacco, che può arrivare in quasiasi momento, in qualsiasi condizione.
Il passo successivo, comunque, consiste nell'affrontare alla radice il problema, cercando di comprendere le ragioni psicologiche che sono alla base degli attacchi di panico. Dietro questi disturbi, infatti, si nasconde sempre una base caratteriale che è alla fonte del disturbo. Non è ancora definito, in effetti, se i disturbi da attacchi di panico siano un problema psicologico od una disfunzione dei neuroni. Probabilmente i due aspetti sono complementari : e proprio per questo la terapia farmacologica andrebbe sempre integrata da un trattamento di psicoterapia.
La scelta dello psicoterapeuta
- Il metodo migliore è : a simpatia. Non è uno scherzo : evidentemente le persone che conosciamo ci possono aiutare nella scelta, consigliandoci questo o quest'altro psicologo. Il medico di famiglia può aiutarci in tal senso, ma il suo punto di vista non è quello di una persona che ha sofferto come noi, ma di un collega di uno psicologo, e come tale conosce le capacità professionali dello psicologo, non quelle umane. Nel nostro caso può esseere molto più utile il consiglio di una persona che conosce uno psicologo come amico o per essere stato in cura da lui. Lo psicologo sarà per noi un amico (e molto di più) cui affidare tutti i nostri pensieri. Deve essere una persona di cui fidiamo, anche per le impressioni che ci da dal punto di vista umano la prima volta che lo incontriamo. Dunque il metodo migliore, detto tutto questo, è: a simpatia. È vero che esistono diverse scuole di trattamento psicoterapeutico: ma come potremmo scegliere fra un approccio di tipo cognitivo, comportamentale, transazionale, junghiano o freudiano?
Il guaritore, l'amico, lo psicologo
- Lo psicoterapeuta non e' un medico nel senso comune del termine, ovvero non e' una persona che, attraverso una combinazione di farmaci, riesce a guarirci in un tempo definito. La sua funzione e' quella di
essere una guida, un amico che ci accompagna nella scoperta delle motivazioni profonde che sono alla base dei nostri comportamenti e che quasi mai abbiamo coscienti a noi stessi. È per questo importante affidarsi allo psicoterapeuta, nel senso di abbandonare i nostri preconcetti, i nostri schemi di pensiero per esaminare per la prima volta che cosa veramente guida i nostri passi. L'analisi della nostra personalità richiede un grosso sforzo, soprattutto di ascolto verso ciò che pensiamo nel profondo di noi: un tipico 'gioco' che ci può essere richiesto dallo psicoterapeuta è quello di impersonare fisicamente i vari aspetti del nostro carattere: ora sei la persona presa dalla paura durante un attacco di panico: che cosa ti dici ? Ora sei la persona razionale : ascolti ciò che ti dice l'altro di te? Come puoi controbattere ? Così, lentamente, per passi successivi, si riesce a scavare ai segreti motivi che ci hanno trasformato da una persona normale in una persona prigioniera in casa del proprio panico.
Le radici del problema
- Quanto tempo ci vuole per guarire ? Guarirò ? Non si può dire quanto tempo occorre per un trattamento psicoterapeutico : in genere diversi mesi, ma tutto dipende da persona a persona. Non si guarisce mai all'improvviso : scavando nel proprio essere si riesce pian piano a capire qualcosa di noi, poi sempre di più. La cosa più strana è che si può non scoprire niente di nuovo di noi : sapevamo già che siamo introversi, ansiosi, o depressi. Ma quando riusciamo a inquadrare tutti questi pezzi nella nostra personalità, allora riusciamo a chiarirci le idee. Spesso si tratta di cambiare i comportamenti che abbiamo imparato ad utilizzare automaticamente nel corso degli anni, e che può essere molto difficile riuscire a cambiare da un giorno all'altro, proprio per l'abitudine ad utilizzare sempre gli stessi schemi. Ma per uscire dalla nostra situazione siamo disposti a fare qualunque cosa !
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