La mia ansia sta crescendo, e salirà sempre di più, finché non sarò più in grado di controllarla: è questo il pensiero che nasce dentro di noi quando siamo preda di un attacco di panico. La cosa più difficile è rendersi conto che SIAMO CIÒ CHE PENSIAMO. Un attacco di panico, o una sensazione di ansia nasce sempre dai pensieri che, spesso inavvertitamente, si agitano nella nostra mente. Non è facile riuscire a sentire la voce della nostra mente che dice "se andrò in quella piazza mi sentirò sicuramente male" o vedere l'immagine nella nostra mente che ci raffigura in un luogo "pericoloso" in preda ad un attacco di panico o ad una crisi di follia. Riuscire a sentire queste voci interiori richiede un grosso sforzo, e soprattutto la consapevolezza che ciò che chiamiamo "il mio carattere" o "le mie reazioni automatiche" sono solo dei modi di comportamento che la nostra mente ha codificato come adattamento all'ambiente in cui viviamo o siamo vissuti da bambini. Se da bambino ero soggetto a svenire, la mia mente può aver assimilato il pensiero "sono debole, e posso sentirmi male da un momento all'altro"; così anche un semplice malore può scatenare il pensiero "sto per morire". Se da bambino i miei genitori mi hanno detto "il nonno è morto in un incidente automobilistico", ogni viaggio in auto può essere un'esperienza incredibilmente pesante in termini di ansia. Occorre spezzare il circolo viziosopotrei sentirmi male -> cos'è questo capogiro? -> mi sto sentendo male -> potrei sentirmi male tutte le volte che ho un capogiro o vengo qui
Anche se non si riesce a cogliere queste immagini interiori, si può evitarle distraendo la mente con semplici azioni che la tengano impegnata:- contare mentalmente da 100 in giù sottraendo 3: 100, 97, 94, e così via. Un conteggio che richieda un minimo di attenzione può impegnare abbastanza la mente da distrarla dai pensieri di ansia;
- entrare in un bar e comprare qualcosa, un pacchetto di caramelle o altro; entrare in un luogo chiuso (non un grande magazzino!) può rassicurare ed il parlare con qualcuno, anche un estraneo, impegna in una conversazione e distrae la mente
In ogni caso, una buona strategia consiste nel non combattere l'ansia ma osservarla mentre passa: sembra un assurdità, ma il fatto di voler combattere l'ansia ci rende consapevoli che esiste e ci fa sentire incapaci di vincerla; mentre il nostro pensiero dovrebbe essere che non siamo ansiosi , ma i nostri pensieri ci stanno rendendo ansiosi: lasciamoli passare, come una persona guarda un film non molto interessante. Se diamo importanza ad un problema difficile, si impadronirà di tutti i nostri pensieri; forse è più utile lasciarlo cadere ed impegnarci in qualcos'altro, in modo da rilassare la nostra mente e trovare la soluzione in un altro momento, quando, a freddo, saremo più capaci di affrontare il nostro problema.
[Ritorna] [Messaggi di posta]