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ADP - curriculum vitae (si fa per dire...)

ADP, al secolo Andrea de Prisco, nasce a Cosenza nel lontano 1962; segno zodiacale Toro, ascendente Torero. Il suo motto e': "Se a Trento arriva Vento, il totale e' sicuramente Cinquanto!". Scolasticamente attratto dalle materie scientifiche fin da tenera eta', a soli otto anni rischia l'espulsione da tutte le Scuole del Regno a causa della sua incontrollabile irrequietezza. Durante le elementari, tocca realmente il fondo in due precise occasioni: la prima volta quando svuota di nascosto una "fialetta puzzolente" sotto la cattedra del suo maestro, la seconda quando fa credere ai suoi genitori che la scuola chiudeva per alcuni giorni inventando di sana pianta una falsa "comunicazione ufficiale".

Al liceo ha al suo attivo numerose marachelle come la fuga anzitempo, calandosi da una finestra, dopo aver fatto suonare la campanella di fine lezioni dell'intero istituto con almeno un quarto d'ora di anticipo. Bravo, bravissimo, in matematica, geometria, fisica, scienze naturali, scienze biologiche, in eta' scolare piu' avanzata odia sempre di piu' le materie letterarie e la storia. E' singolare il fatto che all'esame di maturita' scientifica, dopo aver consegnato l'orrido compito di italiano, penso' tra se' e se': "Questo e' (finalmente) l'ultimo tema della mia vita!". Fini' per diventare giornalista...

Dal basso della sua "grassa" ignoranza umanistico/letteraria, ADP si vanta, tra l'altro, di non sapere chi era Pico della Mirandola, di ignorare le gesta del Savonarola (qualcosa al riguardo l'ha appresa nel film di Troisi e Benigni "Non ci resta che piangere", per l'appunto), ne' ricorda se Ovidio fosse un poeta latino, un filosofo greco o un pastore sardo. In compenso a quindici anni vince la gara provinciale di matematica indetta dalla Mathesis, con tanto di attestato, premiazione e coppa (avrebbe sicuramente preferito lo speck), e consegue la maturita' scientifica di cui sopra in soli quattro anni (anziche' cinque) presentandosi da privatista all'esame con dodici mesi esatti di anticipo. Al riguardo c'e' da segnalare che ADP non arriva mai tardi agli appuntamenti, nemmeno per cause di forza maggiore che preventivamente mette in bilancio per programmare correttamente tutti i suoi tempi. Considerato che le "cause di forza maggiore" capitano - per fortuna - molto di rado, ADP arriva normalmente agli appuntamenti con notevole anticipo: e anche questo e' problema...

La sua avventura informatica inizia a 15 anni, nel 1977, grazie ad un corso parascolastico basato sul nuovo "supercomputer" acquistato dal liceo, dotato nientepopodimeno che di ben sei-settemila Byte di memoria, un incredibile processore a 0.1 MHz e un display alfanumerico a LED: l'infernale Texas SR-60, programmabile solo ed esclusivamente in linguaggio S.O.A. (poi adottato dalle successive calcolatrici programmabili della stessa azienda) che a quell'epoca si contrapponeva alla logica RPN delle lussuose calcolatrici HP. La sua passione vera era pero' la fotografia, che coltiva sin dalle scuole medie. La sua prima macchina fotografica "seria" fu una Contax 139 ricevuta in regalo dai suoi genitori a 17 anni, ma precedentemente forma le sue "ossa" fotocreative utilizzando una vecchia Zeiss anni sessanta (tuttora gelosamente custodita). La stessa Contax 139, piu' gli accessori e gli obiettivi acquistati in seguito, nel 1982 fu vergognosamente barattata con un sistema Commodore 64 col quale, scrivendo software e articoli tecnici per MC (come l'ADPbasic, un'estensione "device oriented" dello scarno BASIC residente su quella macchina), riusciva a racimolare i primi guadagni durante il corso di laurea in Scienze dell'Informazione presso l'ateneo Pisano.

A soli cinque esami dal conseguimento del massimo diploma, comportandosi da "solito irrequieto", si allontana dall'universita' per entrare full-time nel team di MCmicrocomputer. Da "interno" sviluppa il progetto ADPnetwork, la prima rete fault tolerant per computer Amiga, grazie anche alle precedenti esperienze di programmazione a basso livello su vari tipi di microprocessore. Nel 1990 ADPnetwork e' esposta a Parigi nel corso della Conferenza Mondiale degli Sviluppatori Amiga e mostrata allo SMAU dello stesso anno, presso lo stand Technimedia, dopo la realizzazione di apposite schede di rete basate su Transputer. Ed e' proprio con questo tipo di architetture parallele (fondando successivamente la "ESPER sistemi elettronici") che fa le prime esperienze di programmazione multiprocessor, partecipando attivamente al progetto e alla realizzazione hardware di uno scanner fronte/retro ad alta velocita', sviluppando software di riconoscimento ottico per questionari e implementando interamente in OCCAM (il linguaggio di programmazione nativo dei Transputer) un protocollo di rete fault tolerant utilizzato per il controllo di processo aeroportuale, in ambito civile/militare.

Per oltre un anno ha collaborato alla rivista REFLEX, ma ha anche scritto articoli per LaRepubblica, Il Sole 24 Ore, AudioReview, AudioHomeTheater, AudioCarStereo e, in pieno boom di virus informatici, e' stato intervistato dalla redazione romana de Il Tempo per la stesura di un articolo e, a sua completa insaputa (conta, pero', su una capillare rete di informatori segreti...), e' stato nominato addirittura in prima pagina dal Gazzettino (edizione di Udine) nell'introduzione di un'intervista a Piero Angela. Alcuni suoi articoli sono citati nelle bibliografie di testi universitari e scolastici. Nell'estate del 95 "inventa" per Technimedia la pubblicazione MC-digest, raccolta integrata di articoli tratti da MCmicrocomputer, seguendone lo sviluppo editoriale e la produzione degli allegati CD-ROM da parte di Informedia.

Attualmente è Direttore PCimaging, rivista di informatica interamente dedicata al trattamento digitale delle immagini, nonché Direttore Tecnico di MCmicrocomputer. Si e' occupato e si occupa tuttora di microprocessori, di portable computing, di teoria e cultura informatica, di computer grafica bi-tridimensionale (e' stato per molti anni membro della giuria del Bit.Movie di Riccione), di periferiche "evolute" per personal computer, di stampa a colori, di nuove tecnologie e di prodotti hardware/software per Macintosh e per tutti i sistemi "ExtraMS-DOS" di cui si e' occupato in passato.
Follemente innamorato di Pamela Anderson, (per la quale spenderebbe ogni suo patrimonio, finanche duemila lire!!!), da alcuni anni ha riscoperto l'hobby per la fotografia (senza trascurare l'aspetto collezionistico), grazie soprattutto all'avvento del Digital Imaging che ha finalmente unito due mondi all'inizio tanto lontani.

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